martedì 21 gennaio 2014

GOTT MIT UNS (l'attentato)

GOTT MIT UNS (l’attentato)



Il mini autobus li condusse in prossimità dell’ascensore, con interni laminati in ottone color oro. L’abitazione di Hitler era piuttosto spoglia. La frequentava solo per incontri ufficiali. Attualmente era stata trasformata in ristorante con stanze per brevi soggiorni. Tutt’intorno si udiva uno starnazzamento di volatili. Si trattava di nere cornacchie affamate. Sulla via del ritorno Paul ebbe ad accorgersi che il miniautobus aveva incrementato, senza alcuna apparente ragione, la velocità. Guardò il conducente. Sembrava avere un’aria smarrita. Comprese che c’era qualcosa che non funzionava (forse i freni). Gli si lanciò addosso, impadronendosi del volante e sterzando verso destra, verso la parete rocciosa (a sinistra v’era il precipizio ed il burrone) nel tentativo di bloccare il mezzo. Ci riuscì. Il conducente sembrava inebetito. Evidentemente non era solito trovarsi in consimili evenienze. Paul notò una chiazza oleosa sotto il mini autobus. Doveva provenire dal circuito dei freni. Evidentemente danneggiato. Accidentalmente o volontariamente. Sarebbe stata la polizia ad accertarlo. Ma l’eventualità di aver sventato un attentato lo fece inorgoglire. Per la sua presenza di spirito e la prontezza dei suoi riflessi. …..(continua ) Pregasi voler tener presente che i tempi, i luoghi, i personaggi e gli eventi del post sono puramente immaginari e frutto di fantasia dell’autore. Non hanno alcun riferimento o corrispondenza con la realtà effettiva, di cui non costituiscono neanche la parafrasi.
Bluewind


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