lunedì 30 giugno 2014

L’ultimo ad entrare

La mattina del 10/9/34 piovigginava. A Stoccolma. In attesa, avanti l’entrata del teatro, si sentì alquanto intimidito, poiché pensava di essere arrivato in ritardo. Ma qualcuno, che sembrava conoscere molto bene la sua destinazione, lo accompagnò fino all’ingresso del palcoscenico, ove avrebbe avuto luogo la premiazione. Pirandello ringraziò e si fece da parte per lasciarlo passare. Per primo. Ma costui gli disse : “Grazie ma non posso. Io devo entrare per ultimo. Sono il re di Svezia”. In effetti era Gustavo V. Fu così che, poco dopo, Pirandello ebbe a ricevere dalle sue mani il premio Nobel (per la letteratura).

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venerdì 27 giugno 2014

DOLCIASTRI EROI
Cioè quelli che, secondo l’Articolista (della rubrica della 1° pagina de La Stampa del 28/6/14) su apparente istigazione di una Sua Lettrice (tale Sara) sarebbero: un bimbo di 4 anni, che desidererebbe abitare in un alloggio più ampio, tale E.P., di due anni, che sorride al padre quando ritorna a casa, nonché D (di anni 16) che studia tanto a scuola, e Paolo, pensionato, che non prova alcun piacere a giocare con i bambini, ma si occupa delle loro case anche solo “per cambiare le lampadine”. Senza voler ignorare tale Emma, signora di mezza età, che “la domenica cucina per tutti il suo profumato ragù”. Se questi sono i veri eroi, ritengo  ne siano stati ignorati molti altri. Tra i quali tutti gli italiani (peraltro numerosissimi, che forse , in quanto afflitti da una  sindrome sado masochistica, sembrano voler ignorare ragioni e causali che sono avanti agli occhi di tutti e di una solarità così evidente che sarebbe estremamente noioso oltre che inutile e senza costrutto enunciare).

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mercoledì 25 giugno 2014

LETTURE (pericolose ?)

 Si legge su “Lo Specchio dei Tempi” (cfr. La Stampa del 26/6/14, pag.46) “Un lettore (Giancarlo Foglia) scrive: Rossi ha una utilitaria Da 20 anni….mai multe, mai incidenti. La usa lo stretto indispensabile…Bianchi è uno scassa macchine, la sua vettura è sempre dal carrozziere. Non gli dura più di due anni. La rottama e poi ne compra un’altra”.Con la sorte della prima. “Chi dei due ha un comportamento virtuoso ?” Si chiede il lettore. “Ovviamente Bianchi, che contribuisce alla crescita del Pil”. Se questo è il modo per uscire dalla crisi, è meglio……parlare d’altro.
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PALLONATE A VISTA

Presumibilmente non devono aver portato fortuna, al calcio nazionale, quegli sperticati tributi (ante litteram) che, vedendoci più forti di tutti, preventivavano un inevitabile successo. Ma giunti  attualmente al c.d. redde rationem, non rimane da far altro che meditare sul contadinesco precetto: “Se credi di stare all’ombra di un gigante, guarda verso il sole. Qualche volta potresti  accorgerti di stare all’ombra di un nano”.

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domenica 22 giugno 2014

CALCIO (balilla)

CALCIO (balilla)
Quella notte Paul si svegliò di soprassalto. Non per qualche rumore, peraltro inesistente, ma per la sensazione che qualcuno fosse entrato in casa. Sensazione che da tempo (da quando era stato fatto oggetto da un primo attentato), funzionava come  un campanello d’allarme in situazioni di pericolo Afferrò la sua Beretta cal.9, che teneva costantemente sotto il cuscino, e fu pronto a reagire, sparando e colpendo i due intrusi, penetrati nella stanza, per ucciderlo (erano entrambi armati). Li aveva colpiti in punti vitali, cosa che non avrebbe voluto, se fosse stato a mente lucida e non sotto lo stress dell’aggressione. Essendo da sempre contrario a rivestire, contemporaneamente, la triplice veste di poliziotto, giudice e giustiziere. Ma tale modo di reagire, sparando e colpendo punti vitali, forse faceva parte di un riflesso condizionato, acquisito da quando frequentava la scuola di tiro. E, questa volta, ne avevano fatto le spese i due manigoldi venuti per ucciderlo e che mai avrebbero immaginato che che la vicenda sarebbe finita in tal modo. Ma forse qualcosa cominciava a non funzionargli bene dentro. E forse era tempo di prendere un periodo di distensione. Di riposo. Anche perché, dopo consimili episodi, gli venivano alla mente, frasi, battute o situazioni che nulla, proprio nulla, avevano da spartire con l’episodio verificatosi. Questa volta gli tornò alla mente la battuta di Churchill (non se ne garantisce l’autenticità) secondo il quale la dimensione psicologica degli italiani sarebbe quella di perdere le partite (forse di calcio) come fossero guerre e le guerre come fossero partite. (continua). NB.I fatti, i personaggi, i nominativi, le vicende e quant’altro sono puramente immaginari , inesistenti ed esclusivo frutto della fantasia dell’autore.
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mercoledì 18 giugno 2014

PARADISO (a Cefalù)

PARADISO (a Cefalù)

L’incontro tra i massimi esponenti della criminalità (internazionale) organizzata (spaccio di droga, prostituzione, omicidi dietro commissione) avrebbe avuto luogo, secondo le informazioni fatte pervenire da alcuni agenti infiltrati, nella sala delle interviste e conferenze del Teatro Massimo di Palermo. Durante la rappresentazione di un’opera lirica (La Traviata). Ciò onde consentire ai partecipanti del convegno di confondersi tra la folla degli spettatori in uscita (al termine della rappresentazione lirica). Paul, che aveva preso parte alle indagini, era convinto del successo dell’operazione. Anche se si era appreso, solo qualche ora prima dell’inizio del convegno, che questo si sarebbe svolto in un’imprecisato albergo di Cefalù. (presumibilmente presso l’Hotel Paradiso). Si decise, nonostante l’imprevisto, di attuare ugualmente l’operazione. (Continua). Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.

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martedì 17 giugno 2014

PARADISO (a Cefalù) (seguito)

PARADISO (a Cefalù) (seguito)

Le forze di polizia che avrebbero partecipato all’intervento furono ridotte al minimo indispensabile, per non dare, per così dire, troppo nell’occhio ed anche perché, come non infrequentemente accadeva, in caso di insuccesso, quest’ultimo non fosse eccessivamente ingigantito dalla stampa e dagli altri mass media. Si ebbe conferma che l’albergo prescelto per lo svolgimento del convegno sarebbe stato effettivamente l’Hotel Paradiso, ove i numerosi partecipanti, ivi sopraggiunti, non sembravano di curarsi troppo  di celare la propria presenza. Quando ebbe luogo l’irruzione della polizia si apprese che al convegno partecipavano solo criminali di poco conto, ingaggiati per l’occasione onde creare un diversivo, in ordine al fatto che il vero convegno si sarebbe svolto, come inizialmente programmato, presso il Teatro Massimo di Palermo. Prima di andarsene Paul lanciò un’occhiata al paesaggio. Veramente splendido…Bello, come si suol dire, da morire. (Continua). Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
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IL PARADISO (A Cefalù)

E' la mia cantante lirica preferita.




domenica 15 giugno 2014

VICENDA (presumibilmente) NORMALE

VICENDA (presumibilmente) NORMALE

Nella chiesa metodista tutto era pronto (per la cerimonia). Si trattava di celebrare un matrimonio gay. Il rito fu molto breve. E perfetto. La celebrante spese alate parole di lode nei confronti degli sposi. Anche costoro, compunti, ed emozionati, ebbero a promettersi eterno amore e reciproco aiuto, in caso di necessità. Ma purtroppo non doveva trattarsi di vero amore, il loro. Poiché, evidentemente, era venato dall’interesse (economico) di uno dei due coniugi. Qualche tempo dopo i vicini (di casa) ebbero ad udire il frastuono di un violento litigio. Subito dopo seguito dal silenzio. Paul, che di lì a poco sopraggiunse, dovette accertare il decesso di ambedue, per le coltellate reciprocamente ricevute. “ Ciò può capitare anche nelle migliori famiglie”. Commentò, piuttosto interdetto, ad alta voce. (Continua). Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
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FATTI (non solo parole)



FATTI (non solo parole)

Stava addormentandosi, riflettendo sulla validità della sua  attività di investigatore. (E riscoprendo quella che potrebbe essere considerata una innegabile ovvietà, non sempre ricorrente. Cioè che, tramontato il potere assoluto, in un certo senso ritenuto discendente dal cielo in quanto di origine divina, tutto risulterebbe ormai strettamente collegato alla equità e razionalità delle scelte e decisioni operate dal potere stesso, scelte e decisioni costituenti pertanto il fondamento della sua accettabile legittimità. E pertanto anche il suo stesso potere investigativo (quello di Paul) risulterebbe legittimato solo sulla base dei suoi accettabili risultati. In quanto coerenti con quei requisiti logico razionali che l’intera collettività si attende, dall’investigatore. Applicandosi, in caso contrario, il principio secondo il quale si ha il potere solo se coloro sui quali lo si esercita, lo consentano). Ovviamente ne seguì un’indagine, per appurare i fatti (  che, secondo Nietzsche non esisterebbero, se non come semplici interpretazioni dell’accaduto). In seguito si appurò, con numerosi indizi suffragati da attendibili riscontri probatori, che l’esplosione era niente altro che un diversivo, utilizzato per mascherare, moventi ed autore, dell’ omicidio di una sorella gemella nei confronti di altra gemella, per ragioni ereditarie. Dopo essersi risvegliato, Paul pensò che avrebbe recuperato il sonno perduto le notti successive. Tentando di cancellare dalla mente quel pensiero molesto di T.Eliot, che da tempo lo perseguitava, secondo il quale “tutti ritengono che chi è solo, se vivente, deve necessariamente sentirsi solo. E che ciò che più lo sgomenti e che nessuno, dopo la sua esistenza, si accorga della sua assenza”. (Continua). Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
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lunedì 2 giugno 2014

BELLO CIAO !

BELLO   CIAO  !
Traendo spunto dal “Principe” del Macchiavelli, (manualetto ceduto  semi gratuitamento a chi acquista un determinato quotidiano di “informazione economico-finanziaria”) c’è chi (nella introduzione al predetto manualetto) sembra compiacersi della proposta di abolire (rectius) di trasformare il
Senato da Camera elettiva in….qualcos’altro. E nel chiedersi, associandosi a Macchiavelli, quale italiano negherebbe il consenso, dopo tale trasformazione, essendosi al tempo stesso realizzate rapidità ed innovazione. Dimenticando che rapidità ed innovazioni spesso non vanno d’accordo con chiarezza ed equità. Ed ignorando altresì che il Macchiavelli, all’epoca, si rivolgeva al “Principe” (cioè al potere assoluto) e non alla pubblica opinione che, anche se a volte risulta piuttosto imperfetta, qualcosa ancora può contare.

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domenica 1 giugno 2014

REBUS CRIMINALI

REBUS   CRIMINALI

La figlia di Paul (Ingeborg, anch’essa nella polizia) era un’appassionata risolutrice di rebus. Il cui metodo di analisi e soluzione spesso applicava agli eventi criminosi sui quali doveva indagare. Era già da qualche tempo che nella zona di Malmò si verificavano gravi fatti di sangue, dei quali non si riusciva ad individuare l’autore. Per Ingeborg ciò sembrava apparire quasi una sfida rivolta a lei personalmente. Riuscì a farsi attribuire le relative indagini, ormai da tempo archiviate, la cui attualità era data dal fatto che gli autori o l’autore erano tutti ancora a piede libero ed avrebbero potuto replicare altri consimili eventi. Fu così che, riesaminando i casi, rilevò che le vittime erano tutte persone anziane, piuttosto danarose, e che i loro eredi avevano tutti degli alibi perfetti, sostanzialmente inattaccabili. E fu proprio tale inattaccabilità che fece scattare, dentro di lei, la molla che la fece decidere di giocare, mentalmente, la carta della loro responsabilità quali mandanti. Svolti  gli accertamenti bancari si venne a scoprire che qualche tempo prima degli eventi delittuosi, coloro che in seguito divennero gli eredi delle vittime avevano effettuato degli inconsueti prelievi, in contanti,(di 10.000 o 20.000 euro ogni volta) dai loro rispettivi depositi di cc bancario. Ciò che le consentì di chiedere loro come fossero state impiegate tali somme, ottenendone non convincenti giustificazioni. Decise di indagare anche nel mondo dei giocatori d’azzardo, interpellando al riguardo i suoi abituali confidenti. Dai quali apprese che tre giovanissimi giocatori d’azzardo da qualche tempo si erano distinti nell’effettuazione di forti giocate, di entità non abituale, nel passato. Accertate le loro identità e la rispondenza con alcune impronte da loro disseminate nei luoghi dei crimini, Ingeborg pensò che quelli  che in precedenza sembravano essere degli insolubili rebus potevano considerarsi convincentemente risolti. (Continua).Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
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