martedì 30 aprile 2013

PRIVILEGIATI (ormai si nasce)


PRIVILEGIATI (si nasce)

Il progetto pilota sarà attuato, il prossimo anno, nel Veneto. Avrà la finalità di individuare, tra i più, i bimbi meglio dotati (per intelligenza, capacità di apprendimento, di concentrazione…) per opportunamente valorizzarli mediante programmi scolastici “personalizzati”. Evidentemente si tratterà di futuri privilegiati, mediante certificazione amministrativa. Ciò che consentirà al nostro Paese di considerarsi alla pari con gli altri paesi “avanzati” (così almeno si crede).

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domenica 28 aprile 2013

SCADENZE




SCADENZE

Qualcuno (su Repubblica del 29/4 u.s) suppone che il Berlusconismo sia in ascesa. E si domanda il perché. Se è così, la risposta sarebbe ovvia. Ed alla portata di tutti. E se fosse perché (per l’80% degli italiani) si approssima la scadenza dell’IMU ?

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RINNOVAMENTO  (analgesicamente) enunciativo

Tutto sembra risolto. Con la formazione di una compagine pluralistica. Che – indubbiamente – ha superato la cd sindrome delle vicinanze. Che impediva di considerare compatibile, con la propria stessa esistenza, la vicinanza a quella anticipatamente etichettata come indesiderabile. Ma sembrano del tutto carenti le premesse di fondo dell’anzidetta compartecipazione pluralistica. Quali quelle (tra l’altro) della elefantiaca moltiplicazione delle regolamentazioni ed  incarichi ad personam dell’attuale struttura burocratica di vertice (e non) e dei compiti del tutto esorbitanti  autoassegnatisi dall’attuale Ordinamento rispetto  a quelli comunemente attribuiti ad una società civile che voglia  definirsi moderna e laica. (Ovviamente la genericità è d’obbligo, in conseguenza della molteplice immensità dell’argomento). Tale problematica potrebbe essere risolta solo mediante l’ausilio di una specie di  pietra filosofale (attualmente inesistente)  che, come è noto, avrebbe trasformato in oro ciò che oro non è.  Pertanto fino a quando non vi sarà tale possibilità,  ciò che appare enunciativamente logico ma che logico non è  non cambierà la sua reale natura. E pertanto 4 - 2, continuerà a dare come risultato 2 e non 6. Ed anche l’incremento fiscale non produrrà in alcun modo incremento delle risorse per la collettività e fuoriuscita dalla crisi. (Ma esattamente il contrario).

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sabato 27 aprile 2013

Sempre il solito maschilismo





Sempre il solito maschilismo……

Domanda : Che ne pensa delle donne al potere ?
Risposta: Se sono belle è meglio.
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venerdì 26 aprile 2013

PANIS ANGELICUS


PANIS ANGELICUS

Buonsenso a gogò

















BUONSENSO  A  GOGO’

La stadio Filadelfia era quello ove giocò, senza mai perdere, il Grande Torino. Quindici anni fa venne demolito. Adesso ci sarebbero disponibilità economiche per ricostruirlo. Ma “ con tanti torinesi senza un piatto di minestra”, come si legge in un email inviato alla  Stampa, sarebbe giusto utilizzare le disponibilità economiche esistenti per edificare un altro stadio ? Secondo l’Articolista de La Stampa (del 26/4 us), la decisione sarebbe ancora da prendere. (BW è convinto che comunque, al riguardo, prevarrà il consueto buonsenso).

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mercoledì 24 aprile 2013

INSICUREZZE







INSICUREZZE

Un lettore di Repubblica del 24/4, in una Sua lettera al Direttore, aveva rilevato che il commissario Montalbano, seguito da 10 milioni di telespettatori, non darebbe il buon esempio viaggiando in auto (nella fiction) senza cintura di sicurezza. Ribatte oggi altro lettore, precisando che il commissario Montalbano, in qualità di ufficiale di polizia in servizio attivo (nella fiction) risulterebbe, dalla legge, dispensato dall’obbligo di indossarla. Era indubbiamente indilazionabile tale precisazione. Adesso guarderemo con maggior serenità al futuro.

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25 APRILE

Secondo l’editorialista de La Stampa del 24/4 us (nel commento ad una pubblicazione che ricostruisce alcuni episodi oscuri della Resistenza) l’unica differenza tra chi combatteva a fianco degli Alleati e chi stava con i nazisti sarebbe esclusivamente una differenza politica e non – per così dire – comportamentale. E, quale gratificazione, avendo vinto i partigiani,adesso abbiamo la Democrazia e non siamo una colonia di Hitler. C’è solo da chiedersi se questa Democrazia sia in grado di auto rinnovarsi. Almeno in  tutte quelle che – secondo la comune opinione – sembrano essere delle autentiche ovvietà.

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lunedì 22 aprile 2013

ULTIMO TANGO (a Santiago)


ULTIMO TANGO (a Santiago)

In precedenza, non lo aveva notato. Le sembrava volesse passare inosservato. Proprio in quell’istante l’orchestra iniziò ad eseguire un motivo fino ad allora sconosciuto. Che le ricordava il sole dalla luce intensa, le notti di calura dei suoi anni verdi. Era un tango. Che probabilmente aveva trovato la sua origine in uno dei numerosi sobborghi della grande città cilena. Quando lui uscì, chiese chi fosse. E dove avrebbe potuto ritrovarlo. Nessuno le rispose. Qualche giorno più tardi seppe, dai giornali, chi era e cosa era accaduto.

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domenica 21 aprile 2013

MOLTO RUMORE PER NULLA



Molto rumore per nulla.

Narrasi che un frate benedettino di nome Dom Perignon si desse da fare per creare un delizioso vino bianco che lo accreditasse ai favori della Corte di Francia. Narrasi anche che, per accelerare i tempi, il buon frate imbottigliasse il prodotto prima che tale fermentazione si fosse completata. Determinando in tal modo la formazione di anidride carbonica con le sue non desiderate bollicine. Tentò per tutta la vita di eliminarle. Senza riuscirci. E non rendendosi conto che sarebbero state proprio tali bollicine a determinare la causa del suo successo.

Il fisico tedesco W.C.Rongten, a causa del daltonismo di cui era affetto, era costretto ad effettuare i suoi esperimenti in un ambiente scarsamente illuminato. E, a causa di ciò, notò una strana luminescenza che consentì la casuale impressione dello scheletro della sua mano su una lastra fotografica. Si trattò pertanto della individuazione –del tutto casuale – dei raggi X, all’epoca definita come errore. Che errore evidentemente non era. Venendo a noi. Cioè alla vicenda elettorale riguardante il Presidente della Repubblica, sembra predominante una diffusa sensazione di catastrofismo. Che ha, tra l’altro, determinato rinuncie, defenestrazioni e dimissioni di importanti personaggi politici, come se si fosse trattato di una specie di caduta di Troia. Ma tale valutazione potrebbe anche essere errata. Poiché se tale vicenda viene esaminata con un minimo di obiettività, potrebbe rilevarsi (fabula docet):
Che la politica è l’arte del possibile e può, a volte, escludere l’utilizzazione della locuzione “mai”.
Che l’età, di per se stessa (a meno che non si debbano trasportare pesi) non va considerata elemento discriminante, ignorandosi, se del caso, le doti di equilibrio, esperienza, buon gusto e quant’altro del Candidato alla designazione..
Che, in democrazia, il confronto non deve trasformarsi in una specie di lotta all’ultimo sangue che ha come obiettivo la messa alle corde dell’avversario (e cioè la sua completa eliminazione "politica")
Che la designazione di un Presidente (della Repubblica) in luogo di quello più desiderabile non deve considerarsi alla stregua  (come già detto) di una caduta di Troia. Poiché, tra l’altro, La Costituzione Gli affida funzioni  prevalentemente rappresentative, poco più che notarili, sia sulla base della sua interpretazione letterale e logica del testo costituzionale che di quanto ritenuto da molti insigni costituzionalisti, alcuni dei quali attualmente ritengono il contrario.

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giovedì 18 aprile 2013

Quel maledettissimo treno per Lisbona




Quel maledettissimo treno per Lisbona

Lo stimato docente di Berna, in una buia mattinata d’inverno, scorge una ragazza che, appoggiata alla spalletta di un ponte, sembra voglia gettarsi nel fiume. La convince a desistere e rimane affascinato dal dolcissimo eloquio portoghese della ragazza. La quale presto va via, dimenticando il suo soprabito – rosso – nel quale il professore trova un piccolo libro, scritto in portoghese. Di un certo Amadeu Inaciò. Si tratta di un medico portoghese, strenuo oppositore della dittatura di Salazar. Decide di conoscerlo di persona. E, dentro di sè, qualcosa lo spinge a prendere il primo treno per Lisbona. Nel contempo comprende che, da quel momento in poi, la sua vita non potrà essere più la stessa. E che sta iniziando a vivere quella seconda vita che già da tempo stava dentro di sé ed anelava di essere vissuta.

Un libro, uno solo, a volte può sconvolgere la vita di un singolo individuo “.Arthur Schopenauer.”Ogni lettore quando legge legge un poco se stesso e discerne in sè ciò che, senza il libro, non  avrebbe mai compreso” Marcel Proust la lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno” .F. De Croisset. (A volte può essere l'inzio di un lunghissimo viaggio anche senza ritorno. BW).

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mercoledì 17 aprile 2013

LA GOCCIA (blu ?)


LA  GOCCIA   (blu ?)

Su La Stampa del 17/4 si evidenziano lodi ed esultanze per il successo di Montalbano, che, sembra, sia stato seguito alla TV da più di 10 milioni di spettatori  (chissà chi li avrà contati ) Vengono enunciati soprattutto i meriti che avrebbero determinato  il successo di tale personaggio. Che incarnerebbe, secondo il quotidiano, l’autentico spirito nazionale dell’”arcitaliano” (cioè dell’italiano vero). Ma questa, tra le tante, è solo una ipotesi. E se così non fosse ? E se il personaggio rispecchiasse solo la natura peraltro sanguigna e sostanzialmente unilaterale del Suo Autore, Camilleri ? E se Montalbano riuscisse simpatico a gran parte degli italiani non già per le sue (poche) virtù ma per i (molti) suoi difetti ? E cioè per la sua superficialità, la sua felpata arroganza da superuomo, le sue approssimazioni, il suo modo di parlare (che sembra – secondo l’articolista - ormai superato nell’attuale era tecnologica) ,il suo essere consapevole di operare in una piccola comunità provinciale fatta di gente in parte ai limiti del’indigenza e priva di  una sia pur elementare acculturazione (tranne, forse, il saper leggere e scrivere). E se così non fosse ? (E se l’Italia del super italiano fosse veramente quella descritta dall’Articolista ? Non ci sarebbe certo da sorridere. Sarebbe come se un’ulteriore  goccia cadesse sul bagnato).

Passando ad altro argomento, BW non riesce ad autoimpedirsi di menzionare – sia pur con incompletezza – (il nominativo mancante potrebbe essere inserito a scelta del singolo lettore, in base alle sue peersonali preferenze) il seguente post di Jena@Lastampa.it pubblicato sul predetto quotidiano: “Cosa abbiamo fatto di male per meritarci…..?”.

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lunedì 15 aprile 2013

LONTANANZE




LONTANANZE

E’ il bell’articolo di Gad Lerner su La Repubblica del 16/4/13 ( “Il segreto di Primo Levi”) a consentirmi di riandare a quelle che sono le pagine non scritte su Primo Levi (per il Quale BW nutre da sempre una specie di venerazione) che riguardano la Sua virtù fondamentale che è quella di non aver consentito strumentalizzazione alcuna sulle Sue esperienze di vita (anche di quelle successive al Suo “internamento”). Ed è ciò che l’articolo di Gad Lerner mostra di ignorare (in quanto dominato fondamentalmente dall’intento di menzionare il brutto episodio di giustizia sommaria riguardante il partigiano Fulvio Oppezzo, di anni 18, vittima del “fuoco amico”. E di commentare le pubblicazioni di Sergio Luzzatto). Tale virtù fondamentale di Primo Levi traspare da una Sua intervista, pubblicata solo in una delle prime edizioni di “Se questo è un uomo” e non più ripubblicata nelle edizioni successive. Ad avviso di BW l’esempio offerto in vita (in tutta la Sua vita)  da Primo Levi dovrebbe essere una specie di faro che ci illumini il percorso anche nelle notti tempestose del nostro attuale vivere civile. Purtroppo così non è. Altro è il nostro modo di apparire. Ed il nostro modo d’essere. (E di pensare. Si fa per dire)

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domenica 14 aprile 2013

....sinnò me moro....

…Sinnò   me   moro…

Alla domanda (se la filosofia aiuti)  postaGli  nella lunghissima intervista su Repubblica del 14/4/13 ha risposto  ( Tullio Gregory ) : che effettivamente la filosofia serve a far chiarezza nel pensiero. Sembra con ciò che, secondo la valutazione di Gregory, il risultato del pensiero (la filosofia) debba considerarsi una meta, un punto d’arrivo, una specie di corona regale dell’ homo sapiens. In altre parole, una specie di soluzione finale (ideologica) di tutto ciò che il genere umano deve considerare importante. Mentre è invece solo un tipo di insicurezza che si aggiunge ad insicurezza. Ambiguità che si aggiunge ad ambiguità. Poiché se le vicende umane hanno il carattere di insicurezza ed ambiguità  (che non si sa bene se siano un dono od una preventiva condanna) non si comprende perché da tali caratteristiche risulti esonerato il pensiero umano, che è qualcosa di pertinente all’individuo. (L’occasione dell’intervista risiede nella recente pubblicazione di un libro su “Belzebù Principe di questo mondo. Il diavolo in Occidente”. Ediz. Laterza, pag 80, euro 12). Nel quale, in concordanza con le recenti, analoghe evidenziazioni da parte di alti rappresentanti del mondo cattolico, si sostiene che Belzebù, ovverossia il diavolo, effettivamente esiste. Poiché se”Dio è il bene” non si vede perché non debba esistere anche il diavolo dell’esperienza cristiana. Che non solo “è il principe di questo mondo” ….ma  è in senso proprio colui che governa tutto quello che appartiene alla sensibilità del mondo degli uomini…E lo sarà fino al tramonto del sacro”. Secondo il GregoryOggi l’inferno non si compone di fiamme e forconi ma è la vita di un disoccupato che non riesce a sfamare la propria famiglia”. Aggiungendo inoltre che “due spaghetti alla matriciana o alla carbonara” sarebbero efficienti a dissolvere tali malinconie filosofiche “meglio del Prozac”. (Se è Tullio Gregory a dirlo, dobbiamo crederci). Che poi è come dire che anche questa volta tutti i santi finiscono in gloria. Bluewind

sabato 13 aprile 2013

GOVERNO FORTE


GOVERNO   FORTE

Speriamo che non sia come questo (cfr. immagine).

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PENOMBRA




PENOMBRA

Forse qualcosa si vede. Pur nella immaginifica oscurità della Cripta. Anzi si intravede. Forse solo si intuisce. E riguarda non solo noi.  Ma anche tutti gli altri. Nell’Occidente. Forse vanno modificate le abitudini di vita. (Se non è troppo tardi). Forse….

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ù

IL MALE OSCURO (La giornata del Sig.....X)

IL  MALE  OSCURO (La giornata del Sig….X).

Il Sig…X si svegliò di buon ora. Come era solito fare. Per farsi la barba utilizzò il rasoio elettrico made in China, indossò una bella camicia estiva made in Sri Lanka ed un paio di pantaloni made in Singapore. Diede occhiata al suo orologio made in Japan, salì sulla sua auto made in France e si accinse ad affrontare la sua giornata dedicata tutta alla ricerca di una occupazione. Che fu, come al solito, infruttuosa. Tornato a casa accese la televisione made in  Thailandia e, quando ebbe tempo per meditare, si chiese come mai il made in Italy che, come si diceva, aveva tanto successo all’estero, non lo aveva anche in Italia. A tale quesito non seppe trovare una risposta. (che il made in Italy fosse affetto da un “male oscuro” ?) E, come al solito, pensando al peggio, si addormentò. (non gli fu difficile).

Lo spunto del post  è stato offerto da una lettera al direttore che il quotidiano Repubblica (del 13/4/13) ha avuto la sensibilità ed il buon gusto di pubblicare.

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giovedì 11 aprile 2013

NAUFRAGIO (PRE)ANNUNCIATO








NAUFRAGIO   (PRE)ANNUNCIATO

(Esemplificativaamente) da La Repubblica del 12/4/13: “Consulenze. Lo Stato spreca due miliardi” elargiti a “tartufologhi, misuratori di neve, …..” e cioè “A 500mila consulenti”, definiti (da Repubblica) “signor Nessuno”. Ma forse: Signor SI.
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mercoledì 10 aprile 2013

IL GESTO










IL GESTO

Sembrerebbe che i deputati Grillini abbiano occupato (non si sa bene se la Camera dei Deputati o il Senato) alcune sedi istituzionali, decidendo di cessare anticipatamente l’occupazione per consentire ai dipendenti di tornare a casa subito dopo il termine della prestazione lavorativa. Che si sia trattato solo di un gesto ? (quello dell’occupazione). O di una picccola rivoluzione (svoltasi, in questo caso, nelle ore di ufficio?). Preferibile comunque alla sollevazione di Napoli. Contro la ZTL ?  O anche (inizialmente) sospinta dal vento di un malcontento, inequivocabilmente, generale ?

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(Ancora una volta) FIAT LUX




(Ancora una volta)  FIAT LUX

I frequentatori delle numerose mostre di quadri e di reperti artistici, dopo averne effettuato la visita, se ne escono perplessi, stanchi ed apparentemente insoddisfatti (magari senza neanche rendersene conto). Ma, comunque, avendo acquisito il privilegio di poter dire ad amici e conoscenti di aver visitato la mostra. Che è “molto bella”. Anche se il valore aggiunto alla loro esistenza culturale risulta probabilmente identico a quello precedente. E’ anche ben vero che il corredo audio esplicativo, ad essi fornito all’ingresso, era ricchissimo di informazioni sulla vita dell’autore e sulla sua tecnica artistica  (intesa quest’ultima come effetti di luce, utilizzazione del colore e di quant’altro al riguardo può interessare), ma solitamente trascura il perché la singola opera possa considerarsi un’opera d’arte. A sua volta tale interrogativo ne sottintende un altro. E che consiste nel chiedersi cosa si intende per opera d’arte. Quesito quest’ultimo che può avere numerosissime risposte. Anche diversissime l’una dall’altra ed in reciproco contrasto. E quindi creative di una dimensione di provvisorietà , di ambiguità e di incertezza. Come è la nostra stessa esistenza. Ed allora (ancora una volta) Fiat lux.

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sabato 6 aprile 2013

C'è qualcosa di nuovo...anzi di antico...


C’è qualcosa di nuovo…anzi di antico…
((Da “L’Aquilone” di G. Pascoli) Su  La Stampa del 4/4/13 si menziona il contrasto che ha contrapposto gli organizzatori (pro Alemanno) e (parte) della Sovrintendenza ai monumenti di Roma in relazione alla manifestazione di solidarietà per i due marò, attualmente detenuti in India, in quanto organizzata a ridosso del Colosseo. L’articolo è illustrato da una foto (cfr. immagine)  che ritrae uno sventolio di bandiere con lo stemma sabaudo. Che strano ! Sembrava che questa vicenda si potrebbe considerare ormai  da tempo già conclusasi (con la fuga a Pescara).
 Sullo stesso quotidiano il valente critico d’arte Philippe Daverio rileva che l’enorme patri monio artistico esistente in Italia dovrebbe considerarsi  un bene comune a tutti gli altri paesi europei. I quali pertanto dovrebbero anche partecipare all’ingente sforzo economico occorrente per la loro gestione. Perché no ? E (affermazione quest’ultima che non andrebbe presa alla lettera) se anche la futura classe dirigente fosse cinese ?  (Poiché sembra che nel proprio paese ci abbia saputo proprio fare).
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giovedì 4 aprile 2013

MA IN CHE MONDO VIVIAMO ?





MA  IN  CHE  MONDO  VIVIAMO  ?

Nell’articolo di 1° pagina su  La Stampa si esprime meraviglia poichè il ministro del bilancio francese, in una conferenza stampa, avrebbe espresso disgusto e riprovazione verso gli evasori fiscali, mentre “proprio in quei giorni dava disposizioni per spostare il suo conto in nero dalla Svizzera a Singapore”. Ma in che mondo viviamo ? Potrebbe chiedersi l’Articolista ? E se appartenesse alla categoria dei “figli di un dio minore ?”. (BW non lo crede affatto). Se, come scrive, ”l’unica volta” in cui trovavasi “sul “motorino senza casco” sarebbe stato multato da un solerte vigile, appostatosi ad un incrocio. E ciò, dopo aver scritto un “corsivo indignato contro i pirati della strada”. Ma in che mondo viviamo ? (Ci sarebbe da chiedersi)

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mercoledì 3 aprile 2013

LA SPERANZA (non costa niente)


LA SPERANZA (non costa niente)

La Stampa lancia un grido di dolore (giornalistico) poiché nella lista dei dieci saggi non compare il nominativo di una rappresentante dell’universo femminile. Nonostante le caratteristiche di pragmatismo e concretezza tipiche (generalizzando alquanto) dell’anzidetto universo. E si augura che a tale omissione venga posto rimedio mediante – questa volta – l’elezione di una “saggia” al Quirinale. (Augurio al quale si associa anche BW). Ed al riguardo anche il nostro buon Califano si sarebbe associato, poiché “la speranza non costa niente” (non solo per questo ma anche per altri argomenti. Non ignorando nel contempo che ”la speranza può essere un’ottima colazione ma anche una pessima cena”, secondo gli arabi).”

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