mercoledì 31 dicembre 2014



UNA ROSA LEGGERMENTE BLU (3/3) (Tertium non datur ?)
Qualcosa evidentemente lo attirava in quella casa e vi tornò, il giorno successivo. La rosa era ancora nel suo bicchiere. Sul tavolo. Ma era in via di appassimento. Così sembrava. I petali non erano più permeati di vitalità come il primo giorno ed in quelli successivi. Qualcosa, nel contempo, doveva essere evidentemente avvenuto. Forse era la soluzione del problema, al quale la rosa aveva presunibilmente dato un qualche contributo. E che, nella fase preparatoria, l’aveva sfibrata. Ma forse non era avvenuto nulla, proprio nulla. Forse tale contributo non si era mai verificato. Forse tra le due soluzioni ( paradossale la prima secondo la quale la rosa avrebbe dato in un certo senso un contributo forse inconsapevole alla soluzione del problema e la seconda, sicuramente più naturale e normale, che considerava una pura conseguenza intellettiva tale soluzione) ve ne poteva essere una terza. Peraltro fino ad ora non considerata. Che l’investigatore, in aderenza al suo temperamento, che abitualmente considerava quasi come una personale menomazione la mancata soluzione di un’indagine affidatagli (o di un qualsivoglia problema in genere) ed abbia dato fondo a tutte le sue professionalità inquisitorie cercando e ricercando fino quasi all’asfissia la soluzione predetta tra i particolari in precedenza non approfonditi, in quanto ritenuti non significativi ed evidentemente occasionali. Pertanto in questo caso l’investigatore avrebbe sostanzialmente compiuto un viaggio – intellettivo – dentro se stesso. Anche se è divenuto quasi un luogo comune, il principio imperante nella filosofia scolastica secondo il quale  in alcuni casi tertium non datur.

BW 

martedì 30 dicembre 2014

LA STRANA ROSA DAL COLORE LEGGERMENTE BLU (2/3)


LA  STRANA  ROSA  DAL  COLORE  LEGGERMENTE  BLU  (2/3)

Anche quella mattina si recò nella casa del delitto. Entratovi,  si sedette, come al solito, appoggiandosi sulla sponda del lungo tavolo di legno naturale, ivi esistente ed iniziò ad osservare il fiore nel bicchiere. La stupì il fatto che, nonostante fosse passato qualche tempo dalla prima volta che l’aveva osservato, il fiore gli apparisse giovane e fresco come il primo giorno. Continuò ad osservarlo. Qualcosa dentro di se lo spingeva a credere che quella rosa, involontaria testimone dell’accaduto, fosse (e contenesse in se) la soluzione della vicenda. Sentiva che doveva essere necessariamente così. Ed  improvvisamente qualcosa gli si illuminò dentro. Facendogli intravedere la soluzione di ciò che cercava. E che ormai gli appariva di una semplicità estrema. Pensò che quella rosa e la sua realizzazione dovevano essere stati opera di uno o più esperti. Nei pressi della casa del delitto e del limitrofo vivaio aveva notato l’esistenza del laboratorio missilistico sul quale, inizialmente, erano state incentrate le indagini. Successivamente abbandonate. Recatosi nel vivaio gli sembrò strano (e peraltro indicativo) che il suo gestore, per il suo modo di parlare e di essere, fosse tutt’altro che un umile gestore di vivaio. Il quadro gli si completò allorchè ebbe ad accertare che costui lavorava, part time, quale addetto alle pulizie presso il laboratorio missilistico. Di qui ad appurare che da tale laboratorio erano stati, nel passato, misteriosamente trafugati importanti elaborati missilistici, il passo fu breve. Come anche l’individuazione di complici, mandanti motivazioni ed esecutori del crimine sul quale si indagava e degli altri in precedenza commessi….(E’ questa una vicenda del tutto immaginaria ed ogni eventuale riferimento a fatti o personaggi effettivamente esistenti deve considerarsi del tutto casuale e comunque non voluto) (continua)

BW

domenica 28 dicembre 2014


IL  PRESENTIMENTO

Quella sera (ore 20 del 14/4/1865) il Presidente (Lincoln) si affrettò ad avviarsi, assieme alla consorte, verso il Ford Theather di Washington per assistere alla commedia tragicomica “Il nostro cugino americano”. Il teatro era affollato. IIl Presidente era di ottimo umore, tutt’altro che rattristato dai funesti presentimenti che lo avevano disturbato durante il sonno, la notte precedente. Il servizio di sicurezza (more solito, anche nei successivi attentati  che si sono susseguiti nella storia degli USA) era estremamente approssimativo. Ciò che rese ancora più facile il compito dell’attentatore, che, introdottosi nel palco del Presidente, gli esplose a breve distanza l’unico colpo della sua  pistola Darringher.Durante l’agonia, che fu lunga e dolorosa, Lincoln  rivide come in sogno, i presentimenti che lo avevano turbato la notte precedente.

BW

La strana rosa di colore leggermente blu (1/3)


LA STRANA ROSA DI COLORE  LEGGERMENTE BLU (1/3)

Frequentava quasi ogni giorno quella casa. Tutta in legno, Sulla spiaggia. Delimitata da una bassa staccionata di in legno inaridito dal tempo, leggermente obliquata verso l’interno per l’insistente  violenza del vento del Baltico. Era il tipo di abitazione nella quale volentieri si sarebbe trasferito. Ma non era possibile. Quella casa era stata la scena di un delitto, commesso qualche giorno prima. Vi era stato ucciso uno scienziato. Che era addetto ad un laboratorio missilistico di ricerche, poco distante dalla casa. Il delitto non era di facile soluzione. In quanto non esistevano indizi, impronte e quant’altro, erano inoltre del tutto irriconoscibili le eventuali motivazioni. Si trattava indubbiamente di un compito ben difficile per l’investigatore al quale erano state affidate le indagini. Ma occorreva ugualmente svelare il mistero di quel delitto. Poiché il luogo (la zona di Malmò) non tollerava tale mistero. Poiché sembrava un luogo senza misteri. O forse così appariva. Ogni volta che l’investigatore entrava in quella casa, si sedeva appoggiandosi al lungo tavolo di legno naturale, costituente l’unico mobilio ivi esistente e fissava quel bicchiere di vetro piuttosto spesso, non avente pretese estetiche, nel quale trovavasi, quale unico fiore, una rosa di un colore azzurro leggermente sbiadito. Era per così dire attirato da quella rosa che, forse, poteva essere l’unico testimone della delittuosa vicenda. Forse era questo solo uno dei sintomi della vecchiaia incipiente e dei cambiamenti che produceva. Come quello di fargli credere di poter stabilire un contatto empatico con ogni cosa. Animata od inanimata. Svelandogli tutto ciò di cui, forse, l’oggetto o il soggetto osservato non risultava neanche essere consapevole. (E’ questa una vicenda del tutto immaginaria ed ogni eventuale riferimento a fatti o personaggi effettivamente esistenti deve considerarsi del tutto casuale e comunque non voluto) (continua)

BW

martedì 16 dicembre 2014

QUEL CHE PIU' CONTA....


QUEL  CHE  PIU’  CONTA….

E’  bastato l’exploit di Benigni sulla RAI TV (exploit piuttosto in discesa, dato che le precedenti apparizioni del Comico ebbero nel 2011 15.300.000 spettatori, 12.600.000 nel 2012 ed attualmente 9.100.000, secodo il quotidiano Leggo del 17/12/14 ) per far risalire la RAI dal sottofondo di critiche che la affliggevano. Ma sembrerebbe altresì che lo spettacolo abbia avuto l’approvazione dei Vescovi (secondo il quotidiano Leggo del 17/12/14, pag.8) che è altresì quello che più conta. (Che ideona !!! commenta entusiasmato l’articolista di pag 1 de La Stampa del 17/12/14).

 BW

lunedì 15 dicembre 2014

CONTROCANTO


CONTROCANTO

Con una felice parametrazione e commentando gli scatti fotografici dei turisti sorridenti avanti la cioccolateria di Sydney, ove un islamico teneva in ostaggio una diecina di persone, La Stampa (del 16/12/14, pag 1) rileva l’analogia della scena con quella delle innocenti vecchiette che sferruzzavano a maglia nella piazza della ghigliottina della Parigi rivoluzionaria, in apparenza imperturbabili ed indifferenti,  mentre intorno a loro le teste mozzate cadevano… continuavano a cadere. A questo punto ritenere che l’umanità è migliorata o peggiorata, come rileva La Stampa, è un problema che non dovrebbe porsi. Poiché l’atteggiamento delle innocenti vecchiette potrebbe anche essere ispirato dalla consapevolezza di non contare alcunchè nella vicenda nonché in quelle consimili (ed essercisi ormai assuefatte).

BW

lunedì 8 dicembre 2014

DOMANI (è un altro giorno ?)

https://www.youtube.com/watch?v=Yok_V-dBfWQ

IMPALCATURE (provvisorie ?)

Parlando di impalcature e di quant’altro, (peraltro desumibile cripticamente e cioè: progetti di rinnovamento et similia) l’Autore del libro “As the Romans do” Alan Epstein sostiene che domani è un altro giorno e che  si supereranno tutte la attuali  vicissitudini ma, come ogni romano ben sa, il domani non viene mai. (But as any romano will tell you, domani never comes). Ma …se non ci fosse neanche l’oggi?

BW

sabato 6 dicembre 2014

MARTIRI DI IERI (e forse, di oggi)


MARTIRI DI IERI (e forse di oggi)

Sembra che nel Colosseo abbiano trovato la morte molti cristiani  (e non).Qualcuno della famiglia americana, proveniente da S.Francisco, ove il Golden Gate Bridge sarebbe il luogo prescelto da numerosi suicidi, chiede ad  un passante se qualcosa di simile, sia avvenuto anche al Colosseo. “Mai” (not once) risponde il passante. Che, evidentemente, (osserva l’autore del libro di successo  As the Roman do” con l’usuale arguzia anglosassone) dovrebbe essere meno giovane di quel che sembra (Maybe he’s much older than he looks).

BW