giovedì 31 gennaio 2013

INCOMPRESO ?


INCOMPRESO ?

(Chissà). Se così fosse, tutto si spiegherebbe. Poiché  il Dott. A.ANGROIA non si è mai paragonato al Giudice G.Falcone, vittima di un vile attentato terroristico mafioso. Ma ha solo rilevato la somiglianza delle critiche rivolteGli dai molti (cfr La Stampa, Repubblica, Libero ecc), come in precedenza erano state rivolte (prima dell’attentato) al Giudice G.Falcone. “”Il Concerto” di Felice Casorati, che accompagna il post, non sembra poi tanto male. Ammesso che anche in esso non si rinvenga qualche stecca (nota stonata).
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mercoledì 30 gennaio 2013

SOLO FRAINTENDIMENTI


SOLO   FRAINTENDIMENTI

Il “politichese” è di norma intessuto di fraintendimenti (casuali e – spesso - volontari). E chi non è un abituale frequentatore di tale dimensione ne è, frequentemente, l’involontaria vittima. Così è stato anche per il Dott. Ingroia, fatto oggetto di critiche, da parte di alcuni Suoi Colleghi Magistrati, per essersi paragonato al Giudice Falcone, Vittima di un attentato terroristico-mafioso. Mentre l’affermazione oggetto a tale interpretazione era ben diversa. Poiché il suo contenuto si limitava ad esplicitare che a suo tempo, anche il Giudice Falcone era stato fatto oggetto di critiche da parte di alcuni Suoi Colleghi.

L’immagine che accompagna il post è di Dino Buzzati (che amava autodefinirsi pittore per vocazione e scrittore e giornalista per caso). Dovrebbe raffigurare un cane che ricorda i suoi momenti felici di vita. (forse).

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lunedì 28 gennaio 2013

UNO SGUARDO DAL PONTE (dei sospiri ?)



UNO SGUARDO DAL PONTE (dei sospiri ?)

Ultime notizie (da Roma). Tre clochard muoiono per un incendio sviluppatosi in un sottopassaggio, ove stavano passando la notte.

Ultime notizie (da New York). Presentati, in una apposita mostra, nuovi robot domestici: l’impermeabile, collegato ad internet meteo, che avverte quando è il caso di indossarlo, poiché fuori piove.
La forchetta che inizia a vibrare se si mangia troppo in fretta. Ciò non fa bene alla salute.
La lavatrice si mette a suonare (brani a scelta) per avvertire che il bucato è terminato.

E così il processo di incretinimento collettivo continua e si incrementa.
Se questo è il progresso, ne faremmo tranquillamente a meno.

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domenica 27 gennaio 2013

ENIGMA (Acheropita)


ENIGMA (Acheropita)

E’ un’antichissima icona. (databile tra ilV ed il VI  secolo) Dipinta a cera su tela di lino incollata su tavola. Si trova a P.zza S.Giovanni (Roma) nella cappella SANCTA SANCTORUM. Si ignora chi ne sia l’autore. A giudicare dalla scritta che vi si legge, di origine greca, (Acheropita= non fatta da mano umana) potrebbe trattarsi, secondo una remota tradizione, di un autoritratto. E’ questa – evidentemente –  solo un’ipotesi leggendaria. Inverosimile. Allucinante. Che affiora dalla a volte impenetrabile ombra dei millenni.

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sabato 26 gennaio 2013

EST MODUS IN REBUS (Niobe. Il mito)


EST MODUS IN REBUS (Niobe. Il mito)

NIOBE. Regina di Tebe. Ebbe numerosa prole. 14 figli.Le vennero tutti uccisi da Diana ed Apollo. Che intendevano vendicare Latona. Da lei continuamente derisa per la sua scarsa figliolanza. Quale il senso da dare al mito ? Forse Fabula docet che non è saggio trasformare l’istinto alla maternità in una specie di catena di montaggio. Est modus in rebus.

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venerdì 25 gennaio 2013

Perchè poi....?





Perché poi….?

Il no a donne (dell’esercito americano) in prima linea. Come ritiene La Stampa nella prima pagina  del 25/1 us. Abbandonando per l’occasione ogni frase fatta, ogni luogo comune e convenzionale ipocrisia al riguardo, potrebbe ritenersi (con le eccezioni che confermerebbero la regola) che la razionalità e disinvoltura femminile raggiungono spesso un risultato di concretezza, che sorpassa quella dell’uomo (il quale, a volte, sembra costituire apparentemente, quasi un  insostituibile accessorio) (almeno “rebus sic stantibus”). E quando il c.d. istinto materno fa mettere loro al mondo dei figli, ciò costituisce un fatto praticamente vocazionale dell’universo femminile. Nonostante ne condizioni pesantemente (e consapevolmente), anche in seguito, la fisicità ed esistenza materna. Sostiene l’autore dell’articolo che da ora in poi, quando vedrà una donna che ha adottato lo stile per così dire militaresco, “le andrà incontro per ingaggiarla come guardia del corpo”. Ma BW ritiene che questa esigenza (difensiva) non Gli si presenterà praticamente mai. Per lo stile (apprezzabilmente) morbido e (positivamente) tranquillo di ciò che scrive.

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giovedì 24 gennaio 2013

COERENZA (scelta obbligata)


COERENZA (scelta obbligata).

C’è da chiedersi con quale coerenza, dopo aver spettacoliarizzato ( con Benigni) la nostra Costituzione, si rinneghino poi ( con l’acquisto di 90 caccia bombardieri F/35 e la vicenda dell’Ilva) i suoi stessi principi  costituzionali di rinuncia ai conflitti armati per la soluzione delle controversie internazionali e di rispetto per i più elementari valori ecologici e di cautela per l’ambiente. Presumibilmente quella che da La Stampa del 24 us. viene definita la “furibonda reazione di Ingroia” all’acquisto dei 90 costosi  caccia bombardieri F/35 (spesa complessiva – per ora – 15 miliardi) potrebbe definirsi una battuta giornalisticamente solo strumentale. Ma forse, nell’attuale panorama preelettorale, non sembra eccessiva l’anzidetta reazione che è al tempo stesso un invito ad una maggiore coerenza di comportamento (almeno con i tanto sbandierati principi costituzionali).

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mercoledì 23 gennaio 2013

AMARCORD


AMARCORD

C’è su La Stampa del 23 us un’interessante articolo su “quando ci sentivamo ricchi”. Tutto vero ciò che vi si legge. Ma non si potrebbe anche ritenere che con Monti tutto o quasi tutto sia cambiato. Speriamo che con Ingroia….e con la Sua rivoluzione civile….. Sembrano peraltro fuori luogo i moniti dei grandi partiti (o di quelli che si ritengono tali) che invitano a non disperdere i voti votando per i piccoli partiti. Perché poi ? Anche se questi da soli non potranno costituire una maggioranza di governo potranno pur sempre fornire un contributo di buon senso e di idee a ciò che si dovrebbe attuare. A meno di non ritenere la democrazia una specie di braccio di ferro.  O un gioco ad asso pigliatutto.

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lunedì 21 gennaio 2013

Lascia la spina, prendi la rosa (Redditometro)


LASCIA LA SPINA, PRENDI LA ROSA.

Perché parte della sinistra (alternativa) attacca Ingroia (il quale, con il Suo atteggiamento, misurato, felpato e conforme ai principi di coerenza, riceve numerosi consensi) e non sembra accorgersi che il redditometro (così come  è stato congegnato) in pratica favorisce l’elusione fiscale ed il sommerso con la sopravvivenza dell’interesse comune tra venditore ed acquirente di non far apparire (in tutto od in parte) la singola spesa effettuata
 
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domenica 20 gennaio 2013

MONOCULTURALISMO SOCIALE


 
Monoculturalismo sociale (“Amm’à fa
l’inchino”)

Piccolo è bello. Ma non sembra sia così. Anche se dovrebbe esserlo. In pratica si prediligono le grandi iniziative, i grandi complessi. Che, prima o poi, si risolvono in giganteschi fallimenti. In sperperi di danaro per la collettività. L’ILVA ne è l’ultimo più noto esempio. Ed altri, molti altri ve ne sono. Ma la logica di vertice non può evidentemente farne a meno. Poiché in tal modo si massifica, si gerarchizza meglio la collettività. Anche se ciò non evita favoritismi e tentenze clientelari. Nonostante i buoni propositi. Sempre dichiarati e (quasi) mai attuati. Ma attenzione ! C’è, da tempo, un iceberg in vista. Ma non si vede. Perché non si vuole vedere. E la nave affonda. Questa volta non a causa dell’iceberg. Ma poiché ha molte falle, nella sua chiglia. ((“Amm’à fa l’inchino” tutti. O quasi tutti).

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sabato 19 gennaio 2013

AUTOBUS IN FESTA

AUTOBUS IN FESTA
Sembrerebbe siano risorte  le famose liste di proscrizione (sul Web). Non se ne vedevano dall’epoca di Mario e Silla. Quelle attuali non hanno alcuna denominazione. Di ciò ci informa La Stampa del 19/1/13. E ci informa anche che qualcuno si sarebbe lamentato poiché non vi compare il proprio nome. “Silvia (si fa per dire) ricordi ancora” quando, in altra epoca qualcuno si lamentava poiché non era stato considerato “ante marcia”, in quanto, in conseguenza della sua eccessivamente giovanilissima età, non era in alcun modo possibile “vi avesse preso parte…” Evidentemente non tutto cambia, tranne, qualche volta, gli autobus (della nostra città sempre costantemente eterna), che si adornano, in alcuni giorni di festa, con gioiosi festoni di luce.
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giovedì 17 gennaio 2013

SE VUOI VINCERE ....





SE  VUOI  VINCERE …..

Con  abilissima strategia aveva attuato quella che, ai tempi di Ochetto, si sarebbe definita una poderosa macchina da guerra (elettorale). Dando fiducia a quella che –tutto al più -  poteva considerarsi una semplice indiscrezione giornalistica europea, sfornita di ogni base verificabile: lo spread. Innalzando – metaforicamente – la bandiera dell’ SOS, segnale di imminente pericolo in vista. Che, contemporaneamente, Gli ha consentito di strizzare  l’occhio ripetutamente  alla destra ed alla sinistra, (pur esplicitandone la loro inutilità gestionale)  ed in compenso ricevendone ambigue manifestazioni di sostegno ed appoggio. Ed altresì grati, personali riconoscimenti europeistici. Ma adesso tutti sembrano prenderne le distanze. La stessa “Stampa” nell’articolo di fondo del 18/1 (Repubblica non è da meno con l’articolo “Ma adesso il PD si riprenda la scena”) Lo rimprovera di essere “salito in politica e di non essere rimasto al livello del mare” Onde evitare che  la”classe media tartassata torni a rifugiarsi in massa sotto le insegne dell’astuto pifferaio”. C’è una spiegazione a tutto ciò ?. Forse si. E si rinviene in un antico, misconosciuto, dai più, proverbio kossovaro: “Se vuoi vincere corri, corri, ma non correre troppo. E non sorpassare gli altri” (o, almeno, non darne l’impressione). (Le aggiunte tra parentesi sono di BW).

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SE QUESTA VOLTA VINCE AIACE,,,

SE QUESTA VOLTA VINCE AIACE…
Erano (Aiace ed Achille) degli accanitii giocatori (a dadi). (Nelle pause tra un combattimento e l’altro). Vinceva sempre Achille. E se questa volta vince Aiace ?

L’anfora dei giocatori (Achille ed Aiace) trovasi nei musei vaticani.
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VERITA' (Tu sorridi e mi dici ciao)


DOPPIE  VERITA’ (Tu sorridi e mi dici ciao…)
E’ la Nannini, nel Suo brano musicale adottato,come sottofondo elettorale del PD, da Bersani : “Tu sorridi e mi dici ciao. Ora soffia il vento e soffia via con te”. Chissà a cosa pensava la Nannini quando componeva questo brano. Che, involontariamente, fa pensare ad un’ Italia (ufficiale) che da tempo si è allontanata dagli Italiani. Tutti. Cosa è rimasto ancora ?. (cfr La Stampa del 17/1/13 pag. 1, 31) (cfr. Forse Benigni con il Suo commento alla Costituzione Italiana che qualcuno vuole modificare prima che sia stata integralmente applicata ? Forse l’Italia che decide di entrare in guerra  o in qualcosa che può portare ad una guerra (nel Mali) trovando l’ufficialità  concorde nella decisione, senza che l’elettorato ne sia stato previamente informato ?
Ma (si dice) che trattasi di un’operazione di polizia. A fin di bene. Che durerà pochissimo. Così si è detto (sempre). Ma la verità, quella sottostante alla verità ufficiale, ci dice esattamente il contrario. Attenzione a credere al tutto. Poiché parte del tutto potrebbe, con il tempo, soffiare “via con te”. E tenendo presente che, (come dice Seneca nella “lettera rubata” di E.A. Poe),”Nihil sapientiae  odiosius acumine nimio  (trad. Non c’è nulla di più contrastante con la vera intelligenza dell’eccesso di ingegnosità).
L’immagine che accompagna il post non è quella dell’Università Bocconi (ovviamente) ma della “Scuola D’Atene”, che trovasi nei musei vaticani.
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martedì 15 gennaio 2013


Alla fiera del Nulla

Secondo l’Articolista della prima pagina de La Stampa (del 15/1/13) Bersani sarebbe in calo di sondaggi preelettorali poiché argomenterebbe in politichese con espressioni vaghe e non farebbe uso di slogan e frasi ad effetto. Ma se la politica è (solo) questo perché non candidarsi, anch’Esso ( l’Articolista) alle prossime elezioni in possesso di tale formidabile corredo di strumenti persuasivi ?
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domenica 13 gennaio 2013

Sconcerto elettorale (2)

SCONCERTO ELETTORALE
Non si tratta solo di essere “senza memoria” come sostiene l’Articolista di 1° pagina de La Stampa del 12/1/13. Ma di qualcos’altro. Da parte di chi (l’elettorato, nel suo complesso, si è tentato di convincere che per incrementare i consumi ed uscire dalla recessione, occorre ricorrere, come si è fatto, alla torchiatura fiscale, cioè alla sottrazione di risorse nei confronti della collettività (aggravando, come era logico avvenisse, la recessione). La quale (la collettività) sembra non abbia preso molto sul serio le prossime elezioni ed  suoi prevedibili risultati, come se non li ritenesse concretamente risolutivi. Effettuando, a mò di protesta, la moltiplicazione ed, a volte, la duplicazione delle liste e dei simboli. Comunque nessuno ha perduto la memoria. E tutto ha una spiegazione (ovviamente).
L’immagine/miniatura che accompagna il post è tratta dall’immaginifico, visionario libro di Akbar (erede, tra l’altro, di Tamerlano) considerato dai più un grande, umanissimo imperatore (analfabeta) dell’India. Da tale valutazione – di coloro che, in materia, hanno una apposita specializzazione storica - se ne distacca BW, per il quale l’essere in esame è stato solo un tiranno, uno sfruttatore, un aguzzino del tempo che fù (e nient’altro)
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sabato 12 gennaio 2013

Sconcerto elettorale



SCONCERTO ELETTORALE

Non si tratta solo di essere “senza memoria” come sostiene l’Articolista di 1° pagina de La Stampa del 12/1/13. Ma di qualcos’altro. Da parte di chi (l’elettorato, nel suo complesso, si è tentato di convincere che per incrementare i consumi ed uscire dalla recessione, occorre ricorrere, come si è fatto, alla torchiatura fiscale, cioè alla sottrazione di risorse nei confronti della collettività (aggravando, come era logico avvenisse, la recessione). La quale (la collettività) sembra non abbia preso molto sul serio le prossime elezioni ed  suoi prevedibili risultati, come se non li ritenesse concretamente risolutivi. Effettuando, a mò di protesta, la moltiplicazione ed, a volte, la duplicazione delle liste e dei simboli. Comunque nessuno ha perduto la memoria. E tutto ha una spiegazione (ovviamente).
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mercoledì 9 gennaio 2013

VINCA (il migliore ?)


Vinca (il migliore ?)

Perché il (non menzionato) Articolista di un (non menzionato) Giornale del 9/1/13 avrebbe condiviso il pensiero del lettore Mario Praz  ? (probabilmente un nominativo di fantasia). Che ha definito l’attuale campagna elettorale” inguardabile, illeggibile, inascoltabile”. Poiché nessuno indica la sua visione del mondo, una direzione di marcia… Vero è il contrario. Poiché tutti hanno in precedenza espresso le proprie ovvietà al riguardo ( spesso inattuate. Infatti la campagna elettorale non è iniziata oggi, né ieri, ma molto tempo prima) come l’esigenza di offrire un lavoro qualificato ai giovani, la riduzione della fiscalità complessiva, la semplificazione delle procedure, la solidarietà sociale, il volontariato benefico, la lotta contro la fame nel mondo …e quant’altro. Conseguentemente la ripetizione di tali argomenti non susciterebbe, nell’elettorato, interesse alcuno. Ed allora si deve continuare ad augurare: che vinca il migliore (anche se i migliori non sono troppi) (è un eufemismo). E si va avanti lo stesso, nonostante tutto (poiché il contrario sembra sia disdicevole dirlo).

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lunedì 7 gennaio 2013

Un grande Paese


Un grande Paese

Erano stati  componenti dell’orchestra del Bolshoi di Mosca. Allontanati perché ebrei e, presuntivamente, perché portatori di messaggi individualistici. Non compatibili con il “nuovo” corso (quello dell’era ante Gorbaciov). Vennero pertanto addetti ad umilissimi lavori (di addetti alle pulizie). Il protagonista principale (ex direttore della stessa orchestra ed anch’esso addetto a lavori di pulizia) riuscì ad organizzare una temporanea fuoriuscita dal Paese, con la ex orchestra, spacciandola per l’attuale orchestra del Bolshoi. E ritrovando (durante l’esecuzione del “Concerto” per antonomasia, quello per violino ed orchestra di Tchaicoski in uno storico teatro di Parigi) sua figlia, divenuta una famosa violinista, somigliantissima alla madre (anch’essa valente violinista, morta di stenti in un Gulag ove era stata reclusa, perché anch’essa ebrea). Il film, trasmesso sulla TV nazionale  ed in precedenza non programmato, non è stato fatto oggetto di alcuna preventiva o successiva segnalazione o commento da parte dei massmedia nazionali. Se ne ignorano le ragioni. (Bluewind, però qualche idea, al riguardo, l’avrebbe).

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domenica 6 gennaio 2013

Ed in effetti...così era


E in effetti…così era.

Cercai di sapere se Erasmo da Rotterdam appartenesse a qualche gruppo o consociazione. Mi fu risposto: Erasmo est homo pro se.” (da Epistolae obscurorum virorum, 1515).

Si era allontanato qualche giorno prima dal carnevalesco, provinciale e mangereccio Natale romano. Ove tutto sembrava falso. Tranne la ovvietà gelida del freddo e degli spot elettorali. La meta prescelta erano le 150 isole di Los Roques. Dal mare sublime e quasi trascendentale. E dai misteriosi eventi (ai confini della realtà). Gli aerei scomparivano (come si fossero dissolti, nel nulla) senza lasciare alcuna traccia visibile. Poi non è che, toccando terra l’esistenza stessa fosse assicurata. Con i numerosi omicidi, frequentemente commessi nelle posadas (case basse color pastello), anch’essi misteriosi perchè irrisolti,  e quindi senza colpevoli visibili. Poco prima di arrivare provò la stessa sensazione di pochi anni prima (40) allorchè in una partita a scacchi (il gioco dei re) tra un campione ed un principiante (in una delle prigioni della Gestapo) si era sostituito a quest’ultimo, correggendone gli errori. E sorprendentemente aveva vinto. Ciò era avvenuto poiché da tempo, per mantenere in esercizio il suo cervello (durante la sua lunga permanenza in una  cella di isolamento e tra una tortura e l’altra) si era allenato a giocare con un invisibile avversario. Tentando (e quasi sempre riuscendo) ad impersonare, ad ogni mossa, una delle invisibili identità di ciascuno dei giocatori. Ma subito dopo avendo la sensazione di scomparire, come naufragando nel nulla, pur essendone consapevole ed al tempo stesso perdendo la visibilità del proprio corpo…Pensava che il mistero delle misteriose dissolvenze di aerei avvenute in prossimità di quelle isole (che stava per raggiungere con uno scassato, rumoroso bimotore Britten-Normen-BN-2 Islander) avrebbe potuto aiutarlo a comprendere la ragione di quei suoi strani sdoppiamenti che gli erano incessantemente occorsi, negli ultimi tempi. E nelle occasioni più imprevedibili. Erano intanto ormai arrivati in vista delle isole di Los Roques, quando i motori aumentarono insopportabilmente la loro già intensa rumorosità, senza ragioni apparenti. Non riuscì a vedere più nulla attorno a se. Nel contempo gli sembrò di venir meno. (un’altra volta ebbe la stessa sensazione allorchè si trovava in alta montagna, in Svizzera,  a circa 4.000 mt di altezza ) Quando si riprese ebbe ad accorgersi che vedeva tutto attorno a se più chiaramente di prima. Tranne la propria fisicità corporea, che sembrava essersi dissolta. (Forse era proprio quello che voleva, senza rendersene conto). Ed in effetti…così era.

(Lo spunto della parte riguardante il gioco degli scacchi mi è stata offerta dal quasi omonimo racconto dello scrittore austriaco S.Zweig, opportunamente modificato).

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venerdì 4 gennaio 2013

CAMALENTEIDE


CAMALEONTEIDE

Il camaleonte desiderava da tempo conoscere il suo vero colore. Ma si rese conto che era impossibile conoscerlo. Poiché per conoscerlo veramente avrebbe dovuto estraniarsi dalla propria fisicità e sospendersi nel vuoto. Precipitandovi. Qualcuno tentò di conoscere, se non se stesso, almeno qualcun altro. Meglio se qualcun'altra. Erano fidanzati. La sposò. Ma sposò non la fidanzata, come esso credeva, ma la moglie. Chiese una spiegazione al “pensatore”. Costui gli disse : “Ma non sai che, col tempo, le cose cambiano ?. E che la vita  ha delle ambiguità continue. E che ciò che è (o sembra che sia) a volte si trasferisce….nel suo contrario ?”.

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mercoledì 2 gennaio 2013

TRASFIGURAZIONE (aforistica)


TRASFIGURAZIONE (aforistica)

Chi vorrebbe essere così ? (forse nessuno). Ma per Botero queste sono solo trasfigurazioni, immaginifiche, di una umanità che ha fissato quale proprio punto d’arrivo, nella vita, la fisicità (ed i suoi eventuali eccessi) e che emblematicamente può essere vista  così. E questa, nella carenza di altre interpretazioni da parte dei critici d’arte, può essere l’interpretazione più ovvia. Accettiamola così, (se non abbiamo nulla di meglio).

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martedì 1 gennaio 2013

PAPERINATE (e non solo)


PAPERINATE (e non solo).

A volte l’uomo che si crede onnisciente potrebbe sognare, dopo un cenone, di poter fare tutto. Ad esempio di essere un idraulico. E di poterne effettuare, con risultati soddisfacenti, i relativi lavori. Tratterebbesi di un velleitarismo tutt’altro che eccessivamente immaginifico. Non più di quello apparso su “ La Stampa” del 31/12/12 nel quale si ipotizza che nel 2013 (trattasi evidentemente di una previsione tipo quella dei Maya) andremo tutti su un auto, antidiluviana, targata 313 (per intenderci, quella di Paperino) il cui modello miniaturizzato per autocostruzioni è attualmente in vendita nelle edicole. Ma ciò, secondo l’articolista, non dovrebbe spaventarci più di tanto. Perché avremmo pur sempre salvato la pelle. Tornando al mondo idraulico si appurerà che presto o poi , quanto ai risultati, la riparazione idraulica non è andata a buon fine. Anche se affidata ad un onnisciente. Il quale è stato evidentemente colto dalla sindrome di quell’antico filosofo greco che, contemplando il cielo,  non si era avveduto dell’esistenza di un fosso e vi era caduto dentro. (facendosi deridere dalla domestica). Ma, evitando il 13 (313) di Paperino, riandiamo ad un altro 13 e cioè a quello del 26/6/1913 allorchè con legge n. 821 venne introdotto nell’attuale ordinamento l’estensione del diritto di voto ai cittadini di oltre 30 anni che avessero compiuto il sevizio militare. Ed anche se il servizio di leva è stato abolito, chissà se nell’elettorato attuale permangono ancora gli analfabeti. Forse no. Tranne coloro che, quanto ai risultati, avendo letto molto,  forse troppo, sembrerebbe quasi che non sappiano leggere e scrivere.

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