venerdì 31 maggio 2013

Belli questi trenini


Com’è bello quel trenino…

Colloquio” tra Gramellini e Sorrentino (regista del film “La grande bellezza”). Nella sede de La Stampa il 30/5 us. (cfr. La Stampa del 31/5 us. pag. 1 e 11). Su come è cambiata l’Italia negli ultimi 20 anni. In proposito Sorrentino si è richiamato ad una battuta del Suo film: “I nostri trenini sono i più belli del mondo. E sai perché ? Perché non vanno da nessuna parte”. E’ una battuta che è, evidentemente, un’affresco della situazione. Ma in effetti qualcosa è cambiato. Ed è l’aggiunta della tecnologia informatica alla vita di tutti i giorni. Che non semplifica la vita. Ma a volte (anzi spesso) la complica. Evidentemente la mentalità che la guida ha una formazione piuttosto antichizzata (e niente affatto moderna). Un esempio tra i molti. Quello di costringere i pensionati (non più giovanissimi) a barcamenarsi su internet per ricevere, compilare ed inviare il CUD. Con l’alternativa di recarsi all’Inps, dialogare (si fa per dire) con i call centers o rivolgersi, ancora una volta, ai Caf. Un altro cambiamento è quello definibile come ossessione del cibo (lo afferma Sorrentino). Che con le sue ricette, i suoi prestigiosi chef sta imperversando dovunque. Specie alla televisione. Se questo é il nuovo, si potrebbe anche aggiungere (senza farsi sentire dagli idealisti, se ancora esistono): “Mò che ce semo magnamo e bevemo”.

Bluewind

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