venerdì 24 maggio 2013

Modellistiche sociali



MODELLISTICHE SOCIALI

Quali risultato di una acculturazione strumentale. Imposta da tendenze ad una massificazione collettiva che suggerisce i modelli visivi e comportamentali cui attenersi. Se si vuole essere “in”. Cioè se si vuole socialmente esistere. (I sei personaggi in cerca di autore possono terminare l'attesa. L'autore già c'è). Il giovanilismo (muscolare e visivo) è uno di tali modelli. Non quello di mussoliniana memoria (ispirato al credere, obbedire e combattere) ma un'altro tendente a valorizzare gli aspetti edonistici dell'apparenza giovanile. (al fine di accrescere la produzione e lo smercio di beni puramente velleitari e quindi i profitti).Anche la “guerra del velo” in corso in Francia offre il suo contributo. Velo si, velo no. L'opposizione ed i contrasti a quella che è una fideistica cosuetudine islamica infiamma gli animi. Ma fa sentire più partecipi le comunità islamiche alle altre collettività a loro estranee. Avvicinandole reciprocamente anche per quanto riguarda i...consumi. E superando quelli che sono i rispettivi miti esistenziali. Quello dell'occidente. Che è un agire ed un continuo tentativo di infrangere la realtà per piegarla ai propri voleri. Cioè infrangere l'armonia del mondo per jmporre un proprio ordine Che Nietzsche ha definito “volontà di potenza”. Ed i miti del confucianesimo e del thaoismo.Dell'oriente. Questi ultimi tendenti a non alterare la “cosmica armonia” Da che cosa abbia tratto origine tale situazione (produttiva delle sopra descritte modellistiche sociali) non è ben chiaro. Ma la sua popolarità (specie attraverso i mezzi di comunicazione di massa; internet e televisione) sembra innegabile e vincente.

Bluewind

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