domenica 5 maggio 2013

Sotto mentite spoglie (nudi alla meta ?)



Masquerade (Sotto mentite 


 

 Il sociologo ed economista Max Weber, nella sua monumentale opera “Economia e società”, sosteneva,  che il superamento del medioevo doveva considerarsi attuato mediante la  semplificazione delle procedure amministrative/burocratiche/ istituzionali inerenti la vita della collettività. Siamo sicuri che ciò sia effettivamente avvenuto o non è vero il contrario ?

Siamo convinti che linformatica, costituente un formidabile contributo allo sviluppo non solo tecnologico abbia in qualche modo contribuito alla semplificazione e liberalizzazione delle predette procedure o, piuttosto, non è vero il contrario ?

 Siamo sicuri di trovarci in un’epoca veramente successiva al medioevo o non  nel medioevo prossimo venturo già da tempo ipotizzato ?

Siamo proprio convinti che il diritto alla privacy ed il divieto alle intercettazioni, prossimo venturo, non tutelino, di fatto, qualcos’altro rispetto all’idealizzato ed ufficialmente enunciato diritto alla privacy di chi non ha nulla da nascondere ?

C’è pertanto (e convive con noi) una realtà per così dire mascherata, ove ogni cosa non è come dovrebbe essere o almeno apparire e le cui finalità risultano, di fatto, contrastanti o divergenti da quelle palesemente ufficializzate.

Parliamo di banche. Erano, secondo una definizione ormai datate, le custodi del risparmio. E’ ancora così ? Sembrerebbe di no, se si pone mente (anche sul piano internazionale) ai giochetti finanziari dei così detti “derivati” (carta straccia venduta ai clienti), che hanno messo sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori.

 Chi ormaipiù  si ricorda che la categoria dei loro promotori, definiti giovani yuppies, furono idealizzati, lodati, orpellati e trionfalisticamente fatti rivivere come soggetti di numerosi films. Furono altresì pubblicamente portati ad esempio da eminenti personaggi come esempi da imitare perché erano giovani che si erano inventati un lavoro.

A questo punto potremmo ipotizzare un giochetto, quello dei significati occulti (ma non troppo).

Attribuiamo a ciascun termine la definizione opposta o divergente (rispetto alla finalità che si era ufficialmente enunciata).

Ad esempio, per quanto riguarda le banche, ipotizziamo  che siano esattamente l’opposto della definizione di “custodi del risparmio”. (E’ evidentemente un’ipotesi solo teorica, quella che si potrebbe definire un’ “ipotesi di scuola”.

Analogamente si potrebbe procedere per tutta la residua terminologia, capovolgendone i significati ufficiali o facendone divergere le finalità, giustificatrici, pubblicamente enunciate.

 Ecco che  allora i vari significati, contrastanti con quelli ufficiali, risultano aderenti alla realtà effettiva e non alla virtualità proclamata ufficialmente.

Che vuol dire tutto ciò, che i significati dei termini normalmente utilizzati per definire delle fattispecie sociali, economiche ecc. sono oggetto di travestimento ? E cioè sono delle mascherate ovverosia delle maschere ? Sono tante le maschere. Nel post ne abbiamo inserita qualcuna, tra le più eleganti (anche l’occhio vuole la sua parte, e diamogliela allora !).

Ce n’è per tutti i gusti e di tutti i colori. Si può scegliere il colore preferito, la scelta è libera, questo si.

Non c’è fretta, tanto il carnevale continua.

                                                                         bluewind     

 Questo testo è stato pubblicato in un post (splinder) qualche anno fa. Da allora non si può dire che la situazione sia migliorata. Anzi. Vi si sono aggiunti nuovi problemi, tra i quali quello del femminicidio e del notevole incremento della disoccupazione giovanile (e non solo). Nel primo di tali casi (femminicidio) e senza con ciò voler colpevolizzare la vittime, potrebbe anche non incoraggiarsi la tendenza di far coincidere le maggiori possibilità di frequentazione con una minore attenzione da prestare al soggetto da frequentare. Ciò non eliminerebbe il problema ma ne ridurrebbe sensibilmente il numero delle vittime. Per ciò che concerne la disoccupazione giovanile, le sue (future) prospettive erano già evidenti quando si decise di favorire l’accesso ai licei ed alle università. Anche allora si era posto il problema della utilizzazione, in Patria, di tutti questi diplomi e queste lauree. Senza, peraltro, darvi una risposta. Adesso questi giovani sono costretti ad emigrare ed, a volte, a svolgere fuori casa quei lavori che in Italia non si sarebbero mai sognati di svolgere.(cfr. La Repubblica del 5/5 us) Non sarebbe tutto, ma ritengo che in certi casi ed in certe problematiche è giocoforza ricorrere alle piccole dosi, come per i veleni.

Bluewind

 

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