venerdì 20 settembre 2013

IL SOLE NERO

IL SOLE NERO
I dimostranti erano preceduti da un canto. Sembrava un inno. Prima dell’irreparabile. “Fuoco !”  Che avrebbe dovuto ordinare il tenente Von Trotta al suo reparto. Ma non ordinò nulla.
L’imperatore chiese al cameriere: “ Trotta…Trotta…Ten. Trotta ! Conoscete il nome Trotta ? Questo nome non mi è nuovo”. “Trotta !” esclamò il cameriere. “E’ quello che ha salvato la vita a Sua Maestà”. “A Solferino”. Era questa, da tempo, solo una leggenda. Avvalorata perché troppo bella per non essere vera. “Si” rammentò l’imperatore. “Ricordo”.Ed in margine alla pratica Trotta scrisse: “Risolvere favorevolmente”. Il sole stava sorgendo. Ma sembrava quasi nero. Forse era solo un effetto di luce.
Lo spunto di questo post è tratto da alcune pagine dello splendido romanzo di J.RothLa marcia Radetzky”,rese più umanamente intense. Quel sole poteva essere il sole degli Asburgo (e forse dell’intera Europa mitteleuropea). Aveva una debole luce. Ma era pur sempre un sole. Anche se un pallido sole.
Bluewind


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