sabato 22 febbraio 2014

BREITE  STRASSE (Italiener) (3)

Così era soprannominato Paul dai suoi colleghi. L’Italiano (Italiener). Per il suo modo d’essere da sempre in contrasto con le soluzioni mortalmente definitive (quando era possibile). Allorchè, negli scontri a fuoco, tentava di colpire parti non vitali, con la sua Beretta cal.9, che, per la sua ben nota imprecisione di tiro, (ad oltre 10 mt di distanza), non gli facilitava certo il compito. Attualmente si trovava in attesa dei gruppi di polizia in arrivo da Amburgo. Dei quali aveva chiesto l’intervento per effettuare un accesso non solitario negli storici “Magazzini del sale” (di Lubecca) ove, da qualche tempo, si era installata una pericolosa banda di spacciatori di droga. Doveva intervenire e risolvere, almeno in parte il problema assai prima che intervenissero i predetti gruppi speciali. Che per il loro addestramento, caratterizzato dalla tecnica dell”anti terrorismo”, avrebbe determinato una specie di strage. Si introdusse pertanto nei Magazzini del sale, appostandosi dietro una colonna. Ed istantaneamente venne crivellato di colpi. Pensò che la sua fine era giunta. (se la era immaginata diversa). Attorno a lui, ed anche dentro di lui, calò un buio fitto. E vide passargli avanti, guardandolo senza indirizzargli un sorriso e senza rivolgergli un saluto, le immagini (gli sembrarono ombre incorporee) di coloro che aveva conosciuto in vita. Ma durò poco. Fu risvegliato, (dal coma), dalla voce di una graziosa infermiera, che gli chiese come si sentisse. Non fu in grado di risponderle. Ma si chiese, dentro di se, “ma io chi sono ?”.” Dove mi trovo ?”. Sono queste le domande che forse qualcuno si pone. Allorchè, a volte, ha avuto, per così dire, a che fare con situazioni inusuali ed irrazionalmente paradossali. Come poi seppe, l’intervento dei gruppi speciali aveva avuto successo. Ed il magazzino del sale, con il suo deposito di droga, era stato, per così dire, “espugnato”.

Bluewind

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