giovedì 14 febbraio 2013

NIENT'ALTRO CHE NIENTE


NIENT’ALTRO CHE NIENTE

E’ un brano musicale della rassegna canora del Festival di Sanremo 2013. Festival che potrebbe ritenersi non solo una occasione di intrattenimento ma anche un modo per verificare lo “stato dell’arte” dell’attuale “immaginario collettivo” e della sua dimensione esistenziale. Verificandone la sua congenialità con il convincimento con il quale, da epoca relativamente recente, si convive con il convincimento che la verità assoluta non esiste. E che quella che viene presentata ed accettata come tale è, al riguardo, solo una delle tante ipotesi avente carattere non già definitivo ma di transeunte precarietà. Ed altresì una dimensione di ambiguità relativamente a ciò che non  è visibile, con lo sguardo, ma si suppone possa e debba necessariamente esistere. E che ciò che si definisce “progresso riguarderebbe l’avanzamento mentale, etico e sociale del nostro  mondo “civile”. E non l’affacciarsi di un passato travestito in qualcosa che appare diverso solo perché è infiocchettato di orpelli meccanicisticamente tecnologici, il cui intrinseco contenuto è simile a quello di un passato da tempo rinnegato e che appare accettabile e si definisce progresso solo perché – per i più – appare ben mimetizzato.

Sembra una fiaba quella di Shrek the musical, attualmente rappresentato in un teatro di Roma, (dopo i successi di New York, Parigi, Londra e Milano) anche se fiaba potrebbe non essere. (poiché risulta estremamente parametrata alle incredibili sorprese dell’esistente, ed alle sue  variegate,  molteplici ambiguità. Nella vicenda del Musical (tratta dalla fiaba  Dreamworks di William Steig e dal miglior film omonimo di animazione del 2002) si narra del tranquillo rifugio (con il suo contorno di magie e di incantesimi) dell’orco Sherk, rifugio diventato invivibile per la presenza di numerosi esseri creati dalla immaginifica fantasia della mente umana. Ed allora il buon orco Shrek si rifugia nel castello di Lord Farquaad, per trovarvi la quiete (o qualcosa che vi assomigli). Ma Lord Farquaad ha un sogno. Di diventare re. Ciò che può verificarsi solo sposando la bellissima  Fiona….la quale però si è innamorata di Sherk ed è anch’essa un’orca……

Fabula docet che non v’è alcuna certezza nell’esistente ed in ciò che esso è. Concorda con tale valutazione il filosofo, cattedratico e titolare della cattedra di teoretica di Milano Carlo Sini (del quale la Casa Editrice Jaca Book sta pubblicando l’opera omnia). Il quale addirittura afferma che “la verità è un errore”. Che però, secondo Bluewind, ha molte sfaccettature. Delle quali qualcuna, forse, può donarci quella scintilla, quel barlume di ciò che è….ma non si vede…

Bluewind

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