venerdì 6 dicembre 2013

OVE PORTA IL VENTO

OVE PORTA IL VENTO…
Scrive un padre (Luigi Elisei di Civitanova Marche) a La Repubblica del 6/12/13 che, commentando la lettera di F.S. di Roma,sostiene di trovarsi nelle stesse condizioni di quest’ultimo ( anch’esso con figlio di 30 anni, ingegnere biomedico, emigrato in Australia ove fa il barista) e si chiede cosa sarà di tutti gli altri (giovani) laureati, costretti a recarsi all’estero, alla ricerca di una occupazione. Purtroppo il problema risale a molti anni fa. Quando ci si chiedeva cosa avrebbero fatto tutti questi giovani quando si fossero laureati. Forse (così almeno si spera) gli incoraggiamenti a proseguire gli studi fino alla laurea ed il proliferare delle università private non avevano quale finalità (principale od occulta) quella di sfoltire (statisticamente) le liste dei senza lavoro. Ma in ogni caso non può concludersi, come argomenta il lettore, che “ forse le colpe dei padri ricadono sui figli”.Forse il mestiere di vivere è un mestiere difficile. E forse, ancora una volta (come sempre) sfuggono ( si fa per dire) le vere ragioni del problema. In effetti ci si è lasciati trasportare dove…ha portato il vento. Come spesso accade.
Bluewind

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