martedì 10 dicembre 2013

LE CRISI NON FINISCONO MAI


LE CRISI (non finiscono mai)

A quattro anni dalla fine dell’ultima crisi (quella dei subprime) l’economia ristagna (nonostante i favorevoli auspici, che da soli non bastano). Forse si potrebbe ancora raschiare il fondo del barile. Ma che sembra ormai sfondato. Negli USA si prevede che la forza lavoro aumenterà solo dello 0,2% l’anno. In Europa anche di meno. Si investe soprattutto nell’informatica. Ed unicamente quest’ultima risulta essere in leggera crescita. Ma è una crescita che non produce allargamento dei consumi o nuova occupazione. Si deve pertanto abbandonare la vecchia prospettiva che il progresso, per essere tale, si basi su una produttività in aumento di anno in anno. Ed occorrerà contentarsi della vecchia normalità che ha caratterizzato le epoche anteriori al 700. Del mondo prima della macchina a vapore. Gli attuali iPhone non potranno aprire le porte a nuovi consumi, a nuovi redditi. E cioè a più svaghi, più famiglie nuove, più elettrodomestici, più case… Non è BW che lo dice ma due autentici giganti dell’economia: Larry Summers, candidato di Obama alla guida della Fed, riguardo al quale, come ha rivelato nel suo blog il premio Nobel Paul Krugman: “da un po’ andavo dicendo le stesse cose ma Larry, accidenti a lui, le ha dette meglio”.

Bluewind

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