SUBLIMAZIONI
Un pensiero, eufemisticamente, mi tormenta (da tempo) la
mente. Che le migliori opere letterarie del nostro tempo siano state prodotte
ed originate nell’ambito di autoritarismi di regime. (come posto in luce da La
Repubblica del 4/7/013, a pag. 39. Ove si enumera, al riguardo, il Dott. Zivago di Boris Pasternak, Vita e destino
di V.Grossman
ed Il maestro e
Margherita, di M.Bulkakov. Tutte caratterizzate da una creatività
da sempre orientata ad un superamento dell’esistente ed alla liberazione da vincoli
coercitivi della sfera privata e personale
dell’individuo. Per quanto riguarda Grossman (che non venne destinato al gulag, ciò
che sarebbe sicuramente avvenuto in
epoca anteriore al disgelo) costui ebbe a ricevere dall’autorità censoria il
maggior elogio che mai uno scrittore abbia mai ricevuto. Come quello di
considerare la pubblicazione eventuale
(peraltro denegata) della sua opera più nociva allo statu quo degli effetti di
una bomba atomica. Potrebbe anche darsi che sul successo, in Occidente, di tali
opere abbiano influito non solo valutazioni propriamente artistiche. Ma anche….qualcos’altro….
Bluewind
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