sabato 15 giugno 2013

E adesso, pover'uomo......(?)


E adesso pover’uomo…… (?)

E’ un cinema d’altri tempi. Per un pubblico che amava l’orpellistica. (Per nascondersi la realtà). Fatta di lampadari arzigogolati. Di poltrone di velluto (rosso). Di “mascherine” in divisa. Ciò avveniva negli anni 30. (Anni anch’essi di bancarotte, fallimenti e depressioni). Ed i disoccupati vi trascorrevano intere giornate, colmando i propri spazi di inattività forzata.  Ma allora i biglietti costavano poco. Ora, non più. Dove andranno adesso i disoccupati ? Poiché la crisi non è affatto terminata. (Tutt’altro). E sembra quasi che i rimedi per fuoriuscirne mirino….a qualcos’altro. Ma Hopper ha, artisticamente, come è suo solito, risolto il problema. Traducendo la realtà visiva in una realtà iperrealista. E rivelandone il suo reale contenuto. Che è il nulla. Niente altro che il nulla. Un nulla fatto di solitudini e senza speranze. Che appare come una condanna definitiva già pronunziata, ma non ancora resa nota. Un nulla fatto di una realtà che non concede alternative alla propria nudità ed asetticità esteriore. E che forse è proprio lo specchio della nostra vita. Quella di tutti i giorni.

Bluewind

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