domenica 21 aprile 2013

MOLTO RUMORE PER NULLA



Molto rumore per nulla.

Narrasi che un frate benedettino di nome Dom Perignon si desse da fare per creare un delizioso vino bianco che lo accreditasse ai favori della Corte di Francia. Narrasi anche che, per accelerare i tempi, il buon frate imbottigliasse il prodotto prima che tale fermentazione si fosse completata. Determinando in tal modo la formazione di anidride carbonica con le sue non desiderate bollicine. Tentò per tutta la vita di eliminarle. Senza riuscirci. E non rendendosi conto che sarebbero state proprio tali bollicine a determinare la causa del suo successo.

Il fisico tedesco W.C.Rongten, a causa del daltonismo di cui era affetto, era costretto ad effettuare i suoi esperimenti in un ambiente scarsamente illuminato. E, a causa di ciò, notò una strana luminescenza che consentì la casuale impressione dello scheletro della sua mano su una lastra fotografica. Si trattò pertanto della individuazione –del tutto casuale – dei raggi X, all’epoca definita come errore. Che errore evidentemente non era. Venendo a noi. Cioè alla vicenda elettorale riguardante il Presidente della Repubblica, sembra predominante una diffusa sensazione di catastrofismo. Che ha, tra l’altro, determinato rinuncie, defenestrazioni e dimissioni di importanti personaggi politici, come se si fosse trattato di una specie di caduta di Troia. Ma tale valutazione potrebbe anche essere errata. Poiché se tale vicenda viene esaminata con un minimo di obiettività, potrebbe rilevarsi (fabula docet):
Che la politica è l’arte del possibile e può, a volte, escludere l’utilizzazione della locuzione “mai”.
Che l’età, di per se stessa (a meno che non si debbano trasportare pesi) non va considerata elemento discriminante, ignorandosi, se del caso, le doti di equilibrio, esperienza, buon gusto e quant’altro del Candidato alla designazione..
Che, in democrazia, il confronto non deve trasformarsi in una specie di lotta all’ultimo sangue che ha come obiettivo la messa alle corde dell’avversario (e cioè la sua completa eliminazione "politica")
Che la designazione di un Presidente (della Repubblica) in luogo di quello più desiderabile non deve considerarsi alla stregua  (come già detto) di una caduta di Troia. Poiché, tra l’altro, La Costituzione Gli affida funzioni  prevalentemente rappresentative, poco più che notarili, sia sulla base della sua interpretazione letterale e logica del testo costituzionale che di quanto ritenuto da molti insigni costituzionalisti, alcuni dei quali attualmente ritengono il contrario.

Bluewind

 

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