giovedì 23 agosto 2012

ASSI DI PICCHE (Orwell)


 ASSI DI PICCHE (La fattoria degli animali)

Dopo la grande ribellione giunse il momento dell’accordo. Anzi dell’integrazione reciproca. Anzi…dell’unione. L’epoca dei malintesi apparteneva ormai al passato. La fattoria degli animali era una fattoria ben organizzata. Venne ribattezzata “Fattoria dei talenti”. Ed era divenuta più ricca di prima. (Così almeno si sosteneva). Anche se di questa nuova ricchezza nessuno se ne era accorto.  Ma ciò era attribuito alla scarsa capacità di apprendimento degli animali, tutti frequentatori delle scuole dell’obbligo ma incapaci, nello studio dell’alfabeto, di andare oltre la lettera B. E così per tutti (cioè gli animali “lavoratori”) la vita sembrava pressocchè identica a come era stata prima della grande ribellione. (le cui motivazioni nessuno ormai ricordava più). Ma che aveva ormai raggiunto il suo principale obiettivo. Che era quello di rendere tutti, ma propri tutti, proprietari di tutto. Ma che non era possibile rivendere a chicchessia poiché i titoli di proprietà erano indivisi ed appartenevano collettivamente a tutti. Per festeggiare l’unità tra le due comunità (quella degli animali e quella degli umani/umanoidi) fu organizzato un grande banchetto ed una partita a carte. Con la partecipazione dei massimi esponenti delle due collettività. Che ebbe termine con una grande rumorosa baruffa. Poiché ciascuno dei partecipanti al gioco aveva simultaneamente giocato….l’asso di picche. (Evidentemente il "meccanismo" si era inceppato).
Sorprende non poco che la BBC ed i massmedia inglesi abbiano decisamente posto un veto a ricordare, con una lapide o un monumento, lo scrittore/giornalista G.Orwell (che a suo tempo prese parte alla guerra civile spagnola, militando nelle file repubblicane) autore della “Fattoria degli animali” e di “1984”. Il cui contenuto (evidentemente urticante per qualcuno)  non era certo quello di denigrare gli ordinamenti democratici inglesi o di altro paese occidentale.

Bluewind

 

 

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