domenica 31 marzo 2013

RETROGUSTO AMARO


RETROGUSTO AMARO

E’ venuto a mancare ieri F.Califano. Che trovavasi, come si apprende da alcuni massmedia (Radio 24)  in precarie condizioni economiche (essendoGli stati negati i benefici della Legge Bacchelli).

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giovedì 28 marzo 2013

UNICO DIFETTO.....



Unico  difetto…

Ne parla  Dino Buzzati. Nella “Famosa invasione degli orsi in Sicilia (ed. Oscar Mondadori). Orsi che, in epoca remota, popolavano le montagne innevate della Sicilia.  I quali, scorgendo le pianure verdeggianti delle valli, popolate dagli uomini, e ritenendo che costoro fossero i depositari di una civiltà superiore, decisero di frammischiarsi ad essi, partecipando alla loro stessa esistenza. E disattendendo la (all’epoca) indiscutibile credenza, ereditata dai loro bisnonni, secondo la quale “le bestie sono buone e gli uomini sono empi”. Ma dovettero ben presto ricredersi (e dar ragione alla credenza) quando ebbero ad accorgersi che la civiltà di cui erano portatori gli uomini era in realtà, nel suo complesso, una civiltà tutt’altro che progredita. In quanto gli uomini erano in grado di guidare le astronavi ma possedevano al tempo stesso gli istinti egoistici, predatori e primitivi dei cavernicoli. Di un tempo.

Ma ciò, secondo le analisi del socio biologo evoluzionista Edward Wilson (cfr il suo saggio sulla “Conquista sociale della terra  ed anche gli studi dei matematici Martin Nowak e Corinna Tarnita sulle “relazioni di parentela) sembrerebbe perdurare ancor oggi. Poichè, come ritenuto  da Edward Wilson, siamo costretti a condividere, nella collettività nella quale viviamo, una dimensione che solo a parole può definirsi moderna ma nella quale coesistono aspetti di conflittualità, di approssimazioni e di superficialità proprie dei cavernicoli e  piuttosto anacronistiche con le tecnologie da semidei che possediamo.

Trattasi di una teoria da non sottovalutare. E che fornirebbe soddisfacenti spiegazioni a vicende tutt’altro che remote del nostro  attuale livello di civiltà. Ricchissima, quest’ultima, di contenuti tecnologici ma sostanzialmente priva di quant’altro consenta di sentircene orgogliosi.  (Che meraviglia ! Esclamò la volpe alla vista della maschera tragica. Alla quale la sorte aveva dato tutto tranne il comune buon senso. "Hoc illis dictum est, quibus honorem et gloriam fortuna tribuit, sensum communem abstulit" Fedro. Fabulae, 1, 7)

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domenica 24 marzo 2013

"IN PRINCIPIO ERA"....(o forse qualcos'altro)


“ IN PRINCIPIO ERA”…(o forse qualcos’altro)

Ma adesso è ciò che appare. O meglio ciò che, secondo un generalizzato convincimento, dovrebbe apparire. E che risulta essere l’unica realtà accettabile, per non sentirsi emarginati. Forse non è vera luce. Quella che dovrebbe “splendere  tra le tenebre ma che le tenebre non hanno accolto” (cfr.  Giovanni 1,1-18). Forse ne è solo il surrogato. E cioè solo una delle numerose notti bianche che, qualche volta (per chi non vive sul Baltico) appare al vivente e lo illumina solo per un attimo (se è fortunato).

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venerdì 22 marzo 2013

Weeekend col gatto


WEEKEND (col gatto)

Il gatto e la volpe decisero di fare un pic nic insieme. Portandosi appresso una tartaruga che, essendo da tempo associata ad aforismi tradizionali (tipo: chi va piano va sano e va lontano) risultava la più idonea ad associare alla comitiva un (apparente) carattere di relativa serietà. Si misero in cammino. Ma lungo il percorso si resero conto di non avere portato l’apriscatole. Ma dopo un lungo dibattito si resero conebbero ad accorgersi che non avevano alcuna necessità dell’apriscatole.  Poiché non avevano portato cibo in scatola con loro. Ed iniziarono (ugualmente) il pasto.
 E’ solo una storiella ma non è detto che non abbia un substrato (anche di attualità) applicabile a gran parte dei presupposti intellettivi che sono alla base della nostra vita di tutti i giorni.

Un’altra storiella viene narrata da Derrida (filosofo e sociologo dei nostri tempi. Teorico della decostruzione). Il quale interpellò M.Foucault (docente della Ecole Normale di Parigi) confessandogli di voler fare il filosofo. Ma di essere molto povero di idee. Ricevendone questo consiglio:” Scriva, scriva. Vedrà che le idee le verranno…”. A giudicare dalla gran mole di pubblicazioni attualmente esistente sul mercato editoriale, sembrerebbe che tale indicazione sia stata presa molto sul serio anche da altri.

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giovedì 21 marzo 2013

E ADESSO POVER'UOMO ? (La resa dei conti)


E adesso Pover’uomo ? (La resa dei conti).

Si è da tempo notata la scarsa affidabilità delle comuni tecnologie (lavatrici, frullatori, televisori e quant’altro) che sarebbero state programmate per guastarsi, senza rimedio, subito dopo la scadenza della garanzia. Costringendo l’utente ad un nuovo acquisto. E sembrerebbe trattarsi di un inconveniente ormai generalizzato. Pertanto,sostanzialmente, il progresso tecnico- produttivo da strumento creativo sarebbe divenuto strumento di autodistruzione, in mancanza di sbocchi remunerativi. Di ciò è sicuramente responsabile la teoria che non si ha progresso se non v’è accrescimento di produzione. Ignorandosi peraltro le reali esigenze del mercato e costringendosi, attualmente, a fare, per così dire, carte false. E pertanto ci si rifugia, quale paleatorio rimedio, nel buonismo di sponda e nella popolarità a buon mercato. Ma potrebbe anche non bastare….

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mercoledì 20 marzo 2013

(Non solo ) ASSOPIMENTI


(Non solo) ASSOPIMENTI

La riscoperta del sogno (da parte di S.Freud) quale componente essenziale dell’esistenza umana e quale  parte significativa del reale ha consentito di frequentare, attraverso l’analisi psicologica dell’IO, i misteriosi sentieri dell’inconscio (individuale e collettivo). Superando la tradizionale empiria che collegava l’homo sapiens direttamente all’homo faber. Senza alcuna diversificazione tra i due generi lungo il plurimillenario percorso dell’evoluzione. Ma tale divaricazione esiste ed è resa visibile mediante il sogno. Che è non già un’incidente di percorso ma è il luogo ove prendono forma e vita le nostre, a volte, più trionfalistiche aspirazioni del voler essere. Che sono diverse, per l’homo sapiens e per l’homo faber. E che sono da considerare come parte della realtà di ciascuno, anche se a volte se ne è inconsapevoli. Per l’homo faber queste sono nient’altro che elucubrazioni senza forme di disgressione, di allontanamento dal reale (cioè sono senza scopo). Mentre così non è poiché tutto ciò ha contribuito a fornire ispirazione a gran parte dell’arte moderna, consentendo di creare nuovi modi d’essere e di pensare. Cioè la linfa vitale di cui si nutre l’attuale collettività, mediante la definizione di nuove prospettive (e cioè nuovi bisogni e nuovi consumi). Ed in tal modo consentendo all’homo faber di avere un lavoro, una qualche attività remunerativa che gli assicuri una fisica  sopravvivenza. (Ovviamente alla sua maniera, che è poi quella di tanta brava gente).

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domenica 17 marzo 2013

INSONORITA'


INSONORITA’

La finestra è chiusa. Attraverso i suoi vetri si intravede una nuvola che sta per avvolgere tutto. Null’altro ci prefigura questo “violinista alla finestra” di Matisse.

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