THE SPY WHO LOVED
Il rischio era la sua stessa dimensione di vita (The spy who loved)
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Krystyna Skarbek alias Christine
Granville (1/5/1915-15/6/1952). Figlia di un nobile polacco
e di una madre ebrea. Quando venne arrestata dalla poizia politica nazista,
venne torturata e rinchiusa in una cella. In attesa di essere fucilata. Un lupo
alsaziano gironzolava nel corridoio antistante le celle, vigilando che i
detenuti non evadessero. I guardiani giocavano a carte in una stanza
comunicante con il corridoio. Ma Cristina
riuscì ugualmente a fuggire proprio con la complicità del cane (che non le
si avventò contro e non ringhiò) con il quale sembrava fosse sorta una qualche
amichevole sintonia. Quando fu all’esterno salì su un’auto della resistenza
locale. Fece un fischio ed il cane precipitosamente la raggiunse. In seguito
non l’avrebbe mai più abbandonata. Dopo qualche tempo venne ufficializzata la nomina
di Christine ad agente segreto
britannico. Riuscì ad impossessarsi dei piani segreti dell’invasione tedesca
della Russia. Che fece pervenire a Churchill.
Venne più volte paracadutata nelle zone occupate dai Tedeschi (per fornire
istruzioni al maquis), tedeschi dai quali più
volte venne imprigionata e torturata. Ma riuscì sempre ad evadere, con fughe
spesso rocambolesche. La sua storia è stata resa nota solo in tempi relativamente recenti (ne fù a conoscenza
anche Ian Fleming, all’epoca
direttore dell’Intelligence della Royal
Navy, che ne trasse spunto per la
serie dei film su James Bond). Per
ragioni di segretezza venne abbandonato
il progetto su un film, sulla predetta vicenda, dal titolo “The Spy who loved”,
nel quale avrebbe dovuto interpretare la parte della protagonista la figlia di Churchill, Sarah. Sulla sua vita sono attualmente
in preparazione due films. E’ stata recentemente pubblicata una sua biografia,
a cura di Clara Mully. Le immagini dei fiori che accompagnano questo post
sono le stesse dei siti web gestiti dai
suoi numerosi estimatori ed estimatrici.
Bluewind
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