Come in un sogno
Quello dell’arte figurativa (espressionista).
Che ha abbandonato le regole, i pregiudizi estetici, i soggetti raffigurati
(vincolati ad una minuziosa riproduzione dei particolari) che non consentivano,
in precedenza, una riparametrazione della realtà, ricreandone forme e
contenuti a volte anche allucinati e
grotteschi, come fossero visti in sogno.
Ciò che in precedenza costituiva l’archetipo figurativo delle immagini sembra
cancellato dalla nuova arte (espressionista).
Che ha sostituito, alle forme ed alle immagini, a volte troppo trionfalistiche
o pauperistiche del passato, una realtà che, almeno secondo le recenti
acquisizioni scientifiche, non ha alcun carattere di oggettività ma ne
riproduce artisticamente il senso ed il contenuto sulla base delle sensazioni che essa
suggerisce all’uomo “comune”.
Con semplicità, soprattutto con
semplicità, che è a volte anche grottesca
ed allucinata. Come è la vita stessa. Con tutti i suoi “incidenti
di percorso” (chiamiamoli così). E’ questo, secondo BW, tutto ciò che, a prima vista, suggerisce l’arte
espressionistica che ben riproduce quella realtà, come individualmente ricreata
e riparametrata dall’artista e che il comune osservatore dovrebbe ritrovarvi
come parte di se stesso, parte del suo sentire, del proprio modo d’essere.
Bluewind
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