FRAINTENDIMENTI
Ad avviso di BW il
successo di Pretty
Woman non si spiega con il fatto che la prostituta è povera e
volgare ma si vuole bene (come ritiene l’Articolista de La Stampa del 13/12/12)mentre il
manager finanziere, ricco e raffinato (ed alquanto bullo) si detesta. In
effetti costui, comparandosi con la prostituta, si accorge che le loro
rispettive attività hanno, per così dire, delle affinità comuni ed elettive.
Poiché ambedue non producono nulla. E’ questo, sicuramente, un paradosso ma
(questa volta) la collettività l’ha compreso ed, a giudicare dal successo del
film, l’ha apprezzato. Ed al successo ha contribuito anche il finale. Che è un
finale da fiaba. Che quasi mai si verificherà nella realtà di tutti i giorni. E
che, nonostante sia illusorio (e forse anche per questo), è piaciuto alla
collettività. Alla quale,in mancanza d’altro, piace sognare con il fiabesco,
l’illusorio, l’irrealizzabile, la speranza (di un qualche miglioramento), e con
tutto ciò che può aiutare a vivere. Anche se, per quanto riguarda la speranza,
trattasi di un ingrediente che, come saggiamente ritenuto da Francis Bacon,
può costituire “un’ottima prima colazione ma anche una
pessima cena”.
Bluewind
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