FARFALLA BLU (la notte dei fuochi) (3)
L’albergo ( a 5 stelle), ove avevano preso alloggio, era
ubicato in un antico castello medioevale. Ove, specie per la cena, vigeva un
rituale abitualmente osservato dagli ospiti (tutti italiani di Roma, abituali
frequentatori estivi). Si cenava in una grande sala rivestita di una moquette
rossa. Gli uomini in abito, prevalentemente, scuro, le signore tutte in abito
da sera, con generose scollature dato che si era d’estate. Al tavolo di Paul e Gretel veniva spesso la direttrice Marlene (in sostituzione di una cameriera), graziosissima con il
suo costume tirolese e che a Paul dava la sensazione gli rivolgesse occhiate non già di approvazione. Quella era la notte
dei cd fuochi. Poichè v’erano stati e, presumibilmente, si sarebbero verificati
numerosi attentati. Specie ai tralicci dell’alta tensione. Tutta la zona era
presidiata da militari dell’esercito, in tenuta da combattimento. Il traffico
delle auto era praticamente azzerato. E Gretel,
proprio la stessa sera, disse a Paul
che non desiderava rimanere in albergo. Salirono in auto e presero la via per
Bolzano. Alla stazione ferroviaria di Bolzano Paul e Gretel ne
discesero per fare uno spuntino nel bar ivi esistente. Allorchè risalirono sulla
1100/D, si avvicinarono dei militari per chiedere loro i documenti e per
ispezionare l’auto. Ed a questo punto, sorprendendo Paul, Gretel gli disse,
senza una ragione apparente, di non badare a loro e ripartire immediatamente.
Non furono inseguiti unicamente poiché i militari non avevano mezzi di
locomozione a loro disposizione. Passarono la notte in un campo di alberi di
mele. La mattina seguente Paul uscì
dall’auto ed approfittò di una pozzanghera di acqua pulitissima (residuo della
pioggia della sera precedente) per rinfrescarsi il viso. Quando tornarono in
albergo, vi fù qualcuno che li guardò con malcelata curiosità e con un’espressione che sembrava
interrogativa. Evidentemente la loro assenza (notturna) era stata notata. Ed
era stata oggetto di commenti. In seguito Paul
ebbe a riflettere sugli avvenimenti sopra descritti. Si disse che il carattere
di Gretel era piuttosto avventuroso.
Era solita, allorchè era in compagnia di Paul,
narrare interessanti trame poliziesche, di volta in volta da lei stessa
immaginate. Era questa una caratteristica che (unitamente a quella di una sua
estrema socievolezza ed allegria nel suo modo d’essere) la rendeva veramente
unica, tra le conoscenti di Paul. Ma
ciò che Paul non riusciva a spiegarsi era la ragione per la quale Gretel,con concitazione, lo aveva
costretto a sottrarsi al controllo dei militari, alla stazione di Bolzano. Come
se avessero qualcosa da nascondere.(continua). Bluewind
(I personaggi, le
situazioni, i nominativi del racconto non hanno alcun riferimento a situazioni,
personaggi, nominativi della vita reale ma sono l’esclusiva risultante della
inventiva dell’autore).
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