DYSTOPIE
Dystopia.
Sembra trattarsi di un luogo immaginario, ipotizzabile nel futuro, ove la vita
sembra facile ma viene vissuta ai limiti della sopravvivenza, poiché risulta
privata di ciò che è più congeniale all’attività umana e cioè la libertà di
dissenso e dell’autonoma valutazione di ciò che accade. Trattasi di una
ipotetica dimensione che ha accomunato, nel passato, gli scrittori più
consapevoli come, tra gli altri, principalmente, George Orwell (nella “fattoria degli animali” e nel “1984” (quest’ultimo pubblicato in
lingua originale nel maggio 1012 e tradotto e pubblicato in lingua italiana
solo nel 1947). Adesso sopraggiunge un altro Autore (Dave Eggers) con il Suo romanzo The Circle
(un’opera di circa 500 pagine, del quale attualmente non esiste una traduzione
in italiano), ove viene descritta una sorta di utopia “umanitaria” che sarebbe prossima ventura (e della quale si rivelano
abbondanti tracce anche nell’attività del presente). Trattasi di un’opera che,
sembra, abbia avuto un notevole successo nei paesi anglosassoni. Lo stesso Barak Obama,
allorchè ha ospitato alla Casa Bianca un summit dei grandi capi
dell’economia digitale, avrebbe assistito a concitate discussioni (a porte
chiuse) tra gli intervenuti, nelle quali venivano enunciate numerose citazioni
tratte dal romanzo stesso. The Circle. Nel quale si descrive la nascita, nel
futuribile, di un nuovo totalitarismo (Al quale sembra che la stessa Internet stia
dando più di una mano). Che sembra abbia inizio, come spesso accade, con le
migliori intenzioni. Attuando, socialmente prima ed istituzionalmente poi,
un’utopia del reale alquanto soft ove per l’assiduo e tecnologico controllo,
anche informatico, operato sui singoli, vengono debellate pedofilia e violenze
ed ove (socialmente prima ed istituzionalmente poi) un certo tipo di
ambientalismo, ecologismo, animalismo, comprensione per le minoranze oppresse,
ecc. vengono, sostanzialmente, rese obbligatorie. Ed il dissenso, riguardo tale
obbligatorietà, trova attorno a se un clima di assoluta intolleranza.
(“There wasn’t any limit, no boundary at all, to the future…”
dall’East of Eden, La Valle dell’Eden di J.Steinbeck).
Bluewind
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