SINNO’ ME MORO
Venne svegliato, di prima mattina, da una telefonata,
con la quale gli si comunicava che FABIA,
la star (di successo) del cabaret svedese, si era uccisa. Proprio nulla le
mancava (in apparenza). Ma sentiva ugualmente un senso di vuoto dentro di se. Forse
proprio poiché non le mancava nulla (in apparenza). Forse perché era quel “forse” che intuitivamente e logicamente
si anteponeva a qualsivoglia sua azione o motivazione. Cioè, in pratica, su
tutto. E che le inguaiava la vita. Paul,
una volta ancora, non riusciva a comprendere le ragioni di quell’ennesimo “sinnò me moro”, che si stava consumando,
specie in primavera, nel Suo Paese. Forse era quel “forse” che stava alquanto inguaiando la vita di tutti (ma non ne
era affatto certo). (continua).
NB.I fatti, i personaggi, i nominativi, le vicende
e quant’altro sono puramente immaginari , inesistenti ed esclusivo frutto della
fantasia dell’autore.
Bluewind
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