LO STRANO CASO DELLE OCHE DI COPENAGHEN (BREITE STRASSE n11)
Le oche
(circa un centinaio) stazionavano nei pressi del ristorante “All’oca giuliva”.
Ma, come apprese in seguito l’ispettore Paul Mustering, durante la notte si trasferivano
nei pressi di un’abitazione, poco distante dal ristorante (500 mt). Abitazione
ove, la notte precedente, era avvenuto un omicidio. L’ispettore Paul
apprese inoltre, negli interrogatori degli altri occupanti delle abitazioni
limitrofe, che durante la notte precedente non si era sentito alcun rumore. O
starnazzamento delle oche. (Peraltro consueto allorchè venivano disturbate dall’arrivo
di qualche estraneo o di persone, da esse, sconosciute. Conseguentemente nell’abitazione della vittima
doveva aver trovato accesso qualcuno che con le oche aveva in precedenza avuto
una qualche dimestichezza. Se così non fosse le oche avrebbero starnazzato,
facendosi udire dai vicini). Ciò fu sufficiente perché l’ispettore Paul
richiedesse ed ottenesse dal magistrato l’autorizzazione ad una perquisizione
del ristorante, gestito da alcuni immigrati dell’est, ove furono reperiti alcuni oggetti già
appartenenti alla vittima. Il caso, come ebbe a ritenere l’ispettore Paul Mustering,
doveva considerarsi piuttosto singolare. Poiché era già la seconda volta (cfr.
il precedente post:” La donna che piaceva ai gatti”) che alcuni animali
contribuivano a far individuare gli autori di un crimine.
Bluewind.
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