BREITE STRASSE (8) (Blu Danubio)
Guardandolo, si era sempre detto che questo fiume non
aveva nulla di speciale. E non riusciva a comprendere cosa ci avesse visto J.Strauss
per comporre il noto valzer. Distolse un
attimo lo sguardo per osservare uno strano natante. Una lunga chiatta metallica
con sopra uno strano suonatore di chitarra. Che, cantando, se la godeva
beatamente seduto su una sdraia. Strimpellando sul suo strumento. Era
sicuramente quella la chiatta “ricercata”.
Se lo sentiva. Avvertì subito la polizia fluviale perché la bloccasse.
Sequestrando eventualmente il materiale trasportato. Trattandosi sicuramente di
merce rubata e trafugata con destinazione estera. Ed anche, come era stato
segnalato, auto con targhe contraffatte e numeri di matricola abrasi e modificati.
A bordo si rinvenne , oltre allle merci trafugate, solo quel suonatore di
chitarra. Un italiano. Ingaggiato per l’occasione. Che, in apparenza, rimase
stupito per l’accaduto e si mostrò non consapevole della natura furtiva delle
merci trasportate. Terminata l’operazione, Paul diede nuovamente un’occhiata a fiume.
Pensando che, come aveva a suo tempo ritenuto Wittgenstein o chi altro, se i
leoni e gli altri animali avessero il nostro stesso spettro visivo, il mondo,
anche per loro, sarebbe apparso (visivamente) diverso. Guardò un’altra volta il
Danubio. Gli sembrò più blu del
solito. (Stava calando la sera). (continua).
Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente
verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono
esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
Bluewind
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