Dopo la bocciatura europea, “La Stampa” intitola (il 22/3/14, a
pag 4) che in previsione dei preventivati
“tagli” sulle loro retribuzioni, i supermenager sarebbero “ in rivolta” e minaccerebbero di
trasferirsi all’estero. Molto incisivamente, riferendosi ad un analogo
enunciato di uno di essi, Jena@Lastampa
.it, alquanto maliziosamente, commenta: “E’ una minaccia o una promessa ?”. In
effetti ridurre le retribuzioni di costoro risolverebbe ben poco, sotto
l’aspetto economico. Analogamente dicasi per il Senato, la cui abolizione o
demansionamento (legislativo), di per se, non risolverebbe l’italico “male oscuro” dell’attuale
sovrabbondanza di leggi e regolamenti. A tutto pro, a volte, di una burocrazia
imperante e capziosa, che ha reso il Paese una vera sottospecie di fabbrica ove
si complica, quasi sempre, ciò che sarebbe semplice.
Bluewind
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