BIGLIETTO DI SOLA
ANDATA
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Senza averci capito nulla. Ma presenti, in gran parte, per non subire la velata censura di chi c’è già stato. “Ma come, non hai visto Hopper ?” Evidentemente, rileva l’Articolista, non si è se non ci si è stati. In realtà non è facile comprendere la dimensione espressa da Hopper. Non solo per quanto riguarda i soggetti fisici (ed inanimati) che raffigura. Nei quali è immanente un quid che sembrerebbe addirittura impensabile per un essere (fisicamente) vivente. E che potrebbe essere definito come l’inesorabile inesorabilità dell’esistente. Come se, per questo viaggio della vita, si fosse inizialmente ricevuto un biglietto di sola andata. Senza la possibilità di variarne la destinazione e le varie tappe…del viaggio. E che accomuna, nella sua inesorabile ed irreparabile dimensione, l’esistenza stessa, vuota e senza prevedibili sbocchi, delle “fumatrici birmane” con quella non meno umana, drammatica ed apparentemente asettica del celebre “Nighthawks” di E.Hopper.
Bluewind
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