ULTIMA CHANGE (II)
Nel successivo processo venne accertato che, prima dell’interrogatorio
con successiva confessione di Louise, non le era stata enunciata la prescritta
formula di rito (facoltà di farsi assistere da un avvocato, che tutto ciò che
avrebbe dichiarato avrebbe potuto, se del caso, determinare la sua condanna, e
quant’altro…). Ciò determinava una grave, insanabile lesione dei diritti di
difesa dell’imputata, con la conseguenza che non avrebbe potuto tenersi in
alcun conto di quanto da essa dichiarato circa l’evento attribuitole.Era
inoltre del tutto impensabile che tale avento fosse stato motivato dal
desiderio di togliersi da torno la vittima. Poiché tratta vasi, all’evidenza,
di un mezzo (l’omicidio) del tutto sproporzionato rispetto al fine da
conseguire. L’imputata venne pertanto prosciolta. E proseguì la sua vita in
soltudine. (non sappiamo se felice e contenta). Giustizia comunque, in qualche
modo, era stata fatta. Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente
verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono
esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
Bluewind
Te le sai raccontare bene i racconti di fantasia o no. Bravo come semore e come semore un'Evviva. Mirka
RispondiEliminaGrazie dell "Evviva !" e del "bravo". (Per quanto riguarda la fantasia, " a volte " sembra confondersi...in qualcos'altro). ciao. Mimmo
RispondiEliminaOvviamente se di fantasia ma se fosse realtà farlocca c'è pico da confondersi. Mirka
RispondiEliminaE chi si confonde ?
RispondiEliminaInteressante davvero. Comunque non stupisce la prontezza della battura. Sei avvocato e non un'artista no? Personalmente ho bisogno di tempi lenti per rispondere a meno che non sia per difesa della giustizia. Mirka
RispondiEliminaSiamo, forse, tutti, in un certo senso, artisti. Di quell'arte difficile che è la sopravvivenza. Ciao. Mimmo
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