Il Wozzeck d’altri tempi
La regia di Federico Tiezzi tenta, con la Sua
rilettura, di rimodernizzare la vicenda di”Wozzeck” (Buchner/Berg) ridenominandola in “Scene di Woyzeck”,
facendola svolgere in una Berlino occupata dalle truppe sovietiche e facendo
comparire (quale ennesimo contributo ad una opposizione della venticinquesima
ora) un Lenin
travestito da clown, che intona l’inno sovietico, accompagnato, con fierezza,
dal coro di “spettatori sparsi” che, sembra, siano inconsapevoli dell’eufemismo.
(E che, mi si perdoni se lo dico, non si sono accorti che l’intera opera “Wozzeck” di Buchner/Berg nonché le “Scene di Woyzeck” del regista Tiezzi sono
una parodia del capitalismo originario,
incapace di autotravestirsi in qualcosa di apparentemente diverso, per poter, come avvenuto, sopravvivere alla grande).
Molto ci sarebbe ancora da dire…
Bluewind
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