Non ti scordar di me….
La vecchietta si era presentata (senza mobili, vestiti e
lenzuola) presso il complesso edilizio di estrema periferia ove (subito dopo la
riabilitazione ufficiosa) le era stato assegnata una stanza dal commissariato
alloggi competente. Qualche giorno dopo, nel corridoio antistante il suo
alloggio, diede un urlo e si accasciò sul pavimento. Venne chiamata ed arrivò
subito dopo, tempestivamente, l’ambulanza. Ma non si potè fare altro che constatarne il
decesso. Si seppe poi che era stata una buona conoscente ed anzi un’amica del
poeta Majakovskij
e che in precedenza era stata arrestata, trascorrendo fra lager e
prigioni circa 19 anni. Passò ancora qualche giorno allorchè giunse la
riabilitazione ufficiale (per insussistenza di reato) dalle accuse di cui alla
condanna subita nel 1937 (relativa al presunto reato di opinione). Comunicazione
che venne però respinta al mittente, per essere la destinataria ignota. Poiché nessuno
si era ricordato dell’esistenza della vecchietta, venuta a mancare qualche
giorno prima. Ed anzi qualcuno dei coinquilini si mostrò persino contrariato poiché il portalettere
aveva interrotto la partita a carte cui stava partecipando. (E ciò, oltretutto,
aveva avuto luogo in un giorno non lavorativo).
Questo strano post, (il cui spunto è stato tratto dal
racconto “l’inquilina” di V. Grossman,
che è stato, come ormai è consuetudine, abbondantemente storpiato e modificato
da BW ) potrebbe anche voler dire qualcosa
(piuttosto intuibile per chi ne ravvisi l’opportunità).
Bluewind
E' difficile dimenticare chi,con faticoso sforzo cercò di RIdonare Vita ai "militi ignoti",almeno per chi, davanti a loro si fermò,domandòs'interrogò e chiese. Mirka
RispondiEliminae chiese: "se, per caso, tutto sia stato inutile". Ho completato il Tuo pensiero, forse tradendolo (alquanto)". Ciao. Mimmo
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