MODELLISTICHE
SOCIALI
Quali
risultato di una acculturazione strumentale. Imposta da tendenze ad
una massificazione collettiva che suggerisce i modelli visivi e
comportamentali cui attenersi. Se si vuole essere “in”.
Cioè se si vuole socialmente esistere. (I sei personaggi in cerca di
autore possono terminare l'attesa. L'autore già c'è). Il
giovanilismo (muscolare e visivo) è uno di tali modelli. Non quello
di mussoliniana memoria (ispirato al credere, obbedire e combattere)
ma un'altro tendente a valorizzare gli aspetti edonistici
dell'apparenza giovanile. (al fine di accrescere la produzione e lo
smercio di beni puramente velleitari e quindi i profitti).Anche la
“guerra del velo” in corso
in Francia offre il suo contributo. Velo si, velo no. L'opposizione
ed i contrasti a quella che è una fideistica cosuetudine islamica
infiamma gli animi. Ma fa sentire più partecipi le comunità
islamiche alle altre collettività a loro estranee. Avvicinandole
reciprocamente anche per quanto riguarda i...consumi. E superando
quelli che sono i rispettivi miti esistenziali. Quello
dell'occidente. Che è un agire ed un continuo tentativo di
infrangere la realtà per piegarla ai propri voleri. Cioè infrangere
l'armonia del mondo per jmporre un proprio ordine Che Nietzsche ha
definito “volontà di potenza”.
Ed i miti del confucianesimo e del thaoismo.Dell'oriente. Questi ultimi tendenti a
non alterare la “cosmica armonia”
Da che cosa abbia tratto origine tale situazione (produttiva delle
sopra descritte modellistiche sociali) non è ben chiaro. Ma la sua
popolarità (specie attraverso i mezzi di comunicazione di massa;
internet e televisione) sembra innegabile e vincente.
Bluewind
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