Com’è bello quel
trenino…
“Colloquio”
tra Gramellini e Sorrentino (regista del film “La grande bellezza”). Nella sede de La Stampa il 30/5 us. (cfr. La Stampa del 31/5 us. pag. 1 e 11). Su
come è cambiata l’Italia negli ultimi 20 anni. In proposito Sorrentino si è richiamato ad una
battuta del Suo film: “I nostri trenini
sono i più belli del mondo. E sai perché ? Perché non vanno da nessuna parte”.
E’ una battuta che è, evidentemente, un’affresco della situazione. Ma in
effetti qualcosa è cambiato. Ed è l’aggiunta della tecnologia informatica alla
vita di tutti i giorni. Che non semplifica la vita. Ma a volte (anzi spesso) la
complica. Evidentemente la mentalità che la guida ha una formazione piuttosto
antichizzata (e niente affatto moderna). Un esempio tra i molti. Quello di
costringere i pensionati (non più giovanissimi) a barcamenarsi su internet per
ricevere, compilare ed inviare il CUD. Con l’alternativa di recarsi all’Inps,
dialogare (si fa per dire) con i call centers o rivolgersi, ancora una volta,
ai Caf. Un altro cambiamento è quello definibile come ossessione del cibo (lo afferma Sorrentino).
Che con le sue ricette, i suoi prestigiosi chef sta imperversando dovunque.
Specie alla televisione. Se questo é il nuovo, si potrebbe anche aggiungere (senza
farsi sentire dagli idealisti, se ancora esistono): “Mò che ce semo magnamo e bevemo”.
Bluewind
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