(Non solo) ASSOPIMENTI
La riscoperta del sogno (da parte di S.Freud) quale componente essenziale
dell’esistenza umana e quale parte significativa
del reale ha consentito di frequentare, attraverso l’analisi psicologica dell’IO, i misteriosi sentieri dell’inconscio
(individuale e collettivo). Superando la tradizionale empiria che collegava l’homo sapiens direttamente all’homo faber. Senza alcuna
diversificazione tra i due generi lungo il plurimillenario percorso dell’evoluzione.
Ma tale divaricazione esiste ed è resa visibile mediante il sogno. Che è non
già un’incidente di percorso ma è il luogo ove prendono forma e vita le nostre,
a volte, più trionfalistiche aspirazioni del voler essere. Che sono diverse,
per l’homo sapiens e per l’homo faber. E che sono da considerare
come parte della realtà di ciascuno, anche se a volte se ne è inconsapevoli.
Per l’homo faber queste sono nient’altro
che elucubrazioni senza forme di disgressione, di allontanamento dal reale
(cioè sono senza scopo). Mentre così non è poiché tutto ciò ha contribuito a
fornire ispirazione a gran parte dell’arte moderna, consentendo di creare nuovi
modi d’essere e di pensare. Cioè la linfa vitale di cui si nutre l’attuale collettività,
mediante la definizione di nuove prospettive (e cioè nuovi bisogni e nuovi
consumi). Ed in tal modo consentendo all’homo
faber di avere un lavoro, una qualche attività remunerativa che gli assicuri
una fisica sopravvivenza. (Ovviamente
alla sua maniera, che è poi quella di tanta brava gente).
Bluewind
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