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domenica 14 aprile 2013
....sinnò me moro....
…Sinnò me moro…
Alla domanda (se la filosofia aiuti) postaGli
nella lunghissima intervista su Repubblica del 14/4/13 ha risposto ( Tullio Gregory ) : che effettivamente la filosofia
serve a far chiarezza nel pensiero. Sembra con ciò che, secondo la valutazione
di Gregory,
il risultato del pensiero (la filosofia) debba considerarsi una meta, un punto d’arrivo, una specie di
corona regale dell’ homo sapiens. In
altre parole, una specie di soluzione finale (ideologica) di tutto ciò che il genere
umano deve considerare importante. Mentre è invece solo un tipo di insicurezza
che si aggiunge ad insicurezza. Ambiguità che si aggiunge ad ambiguità. Poiché se
le vicende umane hanno il carattere di insicurezza ed ambiguità (che non si sa bene se siano un dono od una preventiva
condanna) non si comprende perché da tali caratteristiche risulti esonerato il
pensiero umano, che è qualcosa di pertinente all’individuo. (L’occasione dell’intervista
risiede nella recente pubblicazione di un libro su “Belzebù Principe di questo mondo. Il diavolo
in Occidente”. Ediz. Laterza, pag 80, euro 12). Nel quale, in
concordanza con le recenti, analoghe evidenziazioni da parte di alti
rappresentanti del mondo cattolico, si sostiene che Belzebù, ovverossia il diavolo, effettivamente esiste. Poiché
se”Dio è il bene” non si vede perché
non debba esistere anche il diavolo dell’esperienza cristiana. Che non solo “è il principe di questo mondo” ….ma “è in
senso proprio colui che governa tutto quello che appartiene alla sensibilità
del mondo degli uomini…E lo sarà fino al tramonto del sacro”. Secondo il Gregory “Oggi l’inferno non si compone di fiamme e
forconi ma è la vita di un disoccupato che non riesce a sfamare la propria
famiglia”. Aggiungendo inoltre che “due
spaghetti alla matriciana o alla carbonara” sarebbero efficienti a
dissolvere tali malinconie filosofiche “meglio
del Prozac”. (Se è Tullio Gregory a dirlo, dobbiamo crederci). Che poi è
come dire che anche questa volta tutti i
santi finiscono in gloria. Bluewind
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