Quel maledettissimo treno per Lisbona
Lo stimato docente di Berna, in una buia mattinata d’inverno,
scorge una ragazza che, appoggiata alla spalletta di un ponte, sembra voglia
gettarsi nel fiume. La convince a desistere e rimane affascinato dal dolcissimo
eloquio portoghese della ragazza. La quale presto va via, dimenticando il suo
soprabito – rosso – nel quale il professore trova un piccolo libro, scritto in
portoghese. Di un certo Amadeu Inaciò. Si tratta di un medico portoghese,
strenuo oppositore della dittatura di Salazar. Decide di conoscerlo di persona. E,
dentro di sè, qualcosa lo spinge a prendere il primo treno per Lisbona. Nel
contempo comprende che, da quel momento in poi, la sua vita non potrà essere
più la stessa. E che sta iniziando a vivere quella
seconda vita che già da tempo stava dentro di sé ed anelava di essere vissuta.
“Un libro, uno
solo, a volte può sconvolgere la vita di un singolo individuo “.Arthur Schopenauer.”Ogni lettore quando legge legge un poco se
stesso e discerne in sè ciò che, senza il libro, non avrebbe mai compreso” Marcel
Proust “la lettura è il viaggio di
chi non può prendere il treno” .F. De Croisset. (A
volte può essere l'inzio di un lunghissimo viaggio anche senza ritorno. BW).
Bluewind
Nessun commento:
Posta un commento