Perché poi….?
Il no a donne
(dell’esercito americano) in prima linea. Come ritiene La Stampa nella prima pagina del 25/1 us. Abbandonando per l’occasione ogni
frase fatta, ogni luogo comune e convenzionale ipocrisia al riguardo, potrebbe
ritenersi (con le eccezioni che confermerebbero la regola) che la razionalità e disinvoltura femminile raggiungono
spesso un risultato di concretezza, che sorpassa quella dell’uomo (il
quale, a volte, sembra costituire apparentemente, quasi un insostituibile accessorio) (almeno “rebus sic stantibus”). E quando il c.d.
istinto materno fa mettere loro al
mondo dei figli, ciò costituisce un fatto praticamente vocazionale dell’universo
femminile. Nonostante ne condizioni pesantemente (e consapevolmente), anche in
seguito, la fisicità ed esistenza materna. Sostiene l’autore dell’articolo che
da ora in poi, quando vedrà una donna che ha adottato lo stile per così dire
militaresco, “le andrà incontro per ingaggiarla come
guardia del corpo”. Ma BW ritiene
che questa esigenza (difensiva) non Gli si presenterà praticamente mai. Per lo
stile (apprezzabilmente) morbido e (positivamente) tranquillo di ciò che
scrive.
Bluewind
Nessun commento:
Posta un commento