DORMIRE….(forse sognare…)
Il tuono fu prolungato
e fragoroso. Quella che inizialmente era pioggia si trasformò in una neve che
cadeva a larghe falde. Subentrò un silenzio soffice ed ovattato. E la capanna
cominciò a tremare. Era il terremoto. Paul fece entrare i due cani che, all’esterno,
ululavano spaventati. Presumibilmente richiedevano la tranquillizzante
vicinanza dell’uomo e, forse, un poco di calore. La capanna era robusta.
Avrebbe, sicuramente, retto alla neve, anche se abbondante, ed al terremoto.
Per il focolare v’era legna in abbondanza. E poi, al limitare del bosco, non
sarebbe mai mancata. Anche le vettovaglie erano ancora sufficienti per qualche
giorno ancora. E la capanna cessò di tremare. Una qualche luminosità cominciò a
filtrare dall’esterno. Dall’unica finestra. Paul allora si svegliò. Ebbe la sensazione di aver fatto un brutto
sogno. Forse dormire non era stato un soddisfacente rimedio. Contro il freddo e l’oscurità della notte.
Bluewind
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