L’incanto della spiaggia (bianchissima, con la rena
quasi vetrosa, probabilmente a seguito di uno sminuzzamento susseguitosi nei
millenni), del mare (la cui ridottissima salinità, consentiva ai cigni,
volatili di acque dolci, di frequentarlo),
degli scarsi bagnanti (silenziosissimi, evidentemente desiderosi di non dare
fastidio, con le loro voci, a chicchessia)…. Tutto ciò venne turbato dal
foglietto di un “avviso” di futura contravvenzione, apposto sotto il
tergicristallo della propria auto (con invito a presentarsi presso il più
vicino comando di polizia) per concordare la sanzione per il contravvenuto
divieto di sosta. Che, in precedenza, Paul non aveva notato fosse stato
segnalato con un’apposito cartello stradale o con altra analoga indicazione nei
paraggi dell’anzidetta sosta. Considerò pertanto tale avviso come una sorta di
“avvertimento”….a non strafare.
Poiché evidentemente si era intuito che Paul aveva avuto la sensazione che i
malfattori, posti a custodia della droga nel magazzino del sale, non fossero
stati colti impreparati precedentemente all’intervento dei gruppi speciali
della polizia. Recatosi al limitrofo posto di polizia, notò che tutti erano
gentilissimi, forse anche cordiali, nei suoi confronti. Ciò lo confermò nei
suoi convincimenti. Ne avrebbe riferito ai suoi superiori a Monaco. Comunque il
suo viaggio in Svezia non era da considerarsi un fallimento. Ma, forse, solo un
primo passo. Anche se S.Beckett, con il suo simpatico, incorreggibile,
connaturato ed irridente illuminismo, avrebbe invitato a non disperare: “Avete fallito.Non importa. Tentate ancora. Fallirete meglio”
(Monito peraltro valido…in ogni tempo). (Continua).
Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente
verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono
esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
Bluewind
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