L’ATTESA
Dopo aver letto “Aspettando
Godot” di Samuel
Beckett, potremmo chiederci chi fosse Godot. Forse –
emblematicamente – l’attesa di Dio, un mondo senza padroni, la felicità, l’avvenire
dei figli…Ma, forse, le risposte sono sbagliate poiché la domanda stessa è mal
posta. Infatti quell’attesa è fine a se stessa. Ed è solo una dimensione dell’esistere,
coessenziale alla vita stessa, con la quale si identifica. E durerà tutto l’arco
della nostra esistenza. E’ un’attesa di un quid senza un contenuto specifico .
E se lo ha, sembrerà un quid diverso da quello che ci si prefigurava all’inizio.
L’Autore ce lo fa comprendere. Quel Godot
che si fa attendere non arriverà mai. Perché è già arrivato. Sta in noi. Fa parte
del nostro stesso DNA. Accompagnerà silenziosamente il nostro mestiere di
viventi (sin dalla nascita).
Bluewind
L'Incompiuto che qualcun altro riprenderà. Mai la mia Fede fu più vera.
RispondiEliminaAbbraccione,Mirka
La Fede è una cosa più seria delle mie elucubrazioni. Ma a volte dubitare su quello che potrebbe essere il destino umano, non Le reca offesa. Ciao. Mimmo
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