L’Articolista di 1° pag de La Stampa (del 21/9/13) se la
prende, questa volta, con la burocrazia, impersonata dai vigili urbani di
Venezia, che, avendoGli imposto meticolosi adempimenti amministrativi, Gli
avrebbero, di fatto, impedito di di effettuare trasvolate sulle numerose navi
da crociera che, presumibilmente, more solito, avrebbero costeggiato Piazza
S.Marco ( con tutti i bolli e le scadenze in regola) per dare un ulteriore “contributo” come Egli dice “all’inabissamento di Venezia”. E, come
giustamente osserva, la macchina dello Stato è piuttosto macchinosa. Ed anche
la burocrazia fa la sua parte. Ma anche trascurando altre intellettualistiche
enunciazioni (come quelle di Max Weber, economista e sociologo di valore, dalla
nostra intellettualità costantemente ignorato, secondo il quale è regola costante
che ogni struttura -amministrativa e non- tenda ad accrescersi numericamente ed
accrescere, nel contempo, la propria importanza attraverso la moltiplicazione
degli adempimenti) c’è qualcosa che potrebbe supplire a tutto ciò. Ed anche al
molto che manca. Ed è….il senso del
limite. Che sembra essere, da noi, merce rara. (in ogni campo).
Ben detto Blue. Il senso del limite è conoscenza di sè,prima di tutto. Indi una misura per applicazione. Ma...pare merce rara. Virtù che conosce trasparenza e mai l'inganno. Ciao,Mirka
Ben detto Blue. Il senso del limite è conoscenza di sè,prima di tutto. Indi una misura per applicazione. Ma...pare merce rara. Virtù che conosce trasparenza e mai l'inganno. Ciao,Mirka
RispondiEliminaD'accordo. Ciao. Mimmo
RispondiElimina