IL SOLE NERO
I dimostranti erano preceduti da un canto. Sembrava
un inno. Prima dell’irreparabile. “Fuoco
!” Che avrebbe dovuto ordinare il
tenente Von Trotta al suo reparto.
Ma non ordinò nulla.

Lo spunto di questo
post è tratto da alcune pagine dello splendido romanzo di J.Roth “La
marcia Radetzky”,rese più umanamente intense. Quel sole poteva essere il
sole degli Asburgo (e forse dell’intera Europa mitteleuropea). Aveva una debole
luce. Ma era pur sempre un sole. Anche
se un pallido sole.
Bluewind
Nessun commento:
Posta un commento