DOPPIE VERITA’
Scrive, su La Stampa del 12/9/14, un lettore (Commissario di
una Comunità Montana) lamentando la fine dell’orsa, in conseguenza di un
anestetico che, evidentemente (per dose
o quant’altro) non le era congeniale. Ed al tempo stesso rammentando che le
collettività montane erano da tempo in allarme per le frequenti incursioni di
orsi (e perché no di volpi, lupi e faine ?) in recinti e pollai, alla caccia di
capretti ed ovini. Mai si saprà, ovviamente, se la dose di anestetico del dardo
(che ha colpito l’orsa) era quella “giusta”.
Ma, dopo il clamore, esclusivamente di facciata, causato dall’evento, tutto
tornerà come prima. E la collettività, da sempre addormentata, tornerà ad
essere più addormentata di prima. Convinta, come sempre, dalle consuete due
verità, collaterali ed al tempo stesso contraddittorie. Quella delle erogazioni
per il ripopolamento, ecologico, della montagna e della eliminazione di tutto
ciò che non appaia congeniale alla razza umana. Quella dell’Homo (e,perché no?) della donna “sapiens”. A condizione che siano tutti
inquadrati e coperti e cioè convinti da verità (che, a parole, non si
definiscono “assolute”) solitamente
mutevoli e cangianti, a seconda delle convenienze di chi conta…..di più (e dei
consensi che riceve).
Bluewind
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