GIOCHI DI RUOLO
Niente affatto desiderosa di assolvere al ruolo di sposa
fedele, di madre affettuosa e di partecipe di una vita dignitosa e di
(relativo) censo, Hedda Gabler (in scena al teatro Quirino di Roma) avrebbe
pur assolto a tale ruolo . Ma a patto di non essere “schiava” di nessuno. (“Ma
schiava no”). Incosapevole di essere, fondamentalmente, schiava….ma di se stessa. E delle convenzioni
sociali dell’epoca. Se l’aspetto “controcorrente”
dell’opera era da attribuirsi alla realtà sociale dell’epoca, è evidente che,
viste le attuali costumanze, gran parte di tale aspetto è andato perduto…per
strada. Ed il colpo di revolver ha posto solo fine alla vita di Hedda Gabler
ma non ha risolto il suo problema di fondo (che era quello di liberarsi da se
stessa e dalle convenzioni di cui, suo malgrado, era partecipe).
Bluewind
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