PUSSY RIOT LIBERE
!
Vi sono molti che hanno
lo stomaco forte…in Russia.
(Lo dimostrano gli anni della stalinismo che BW
si rifiuta di denominare comunismo)
Ma adesso sembra che costoro abbiano un’impatto
più morbido. Ma non troppo. E le Pussy Riot ne sono la prova.Si tratta di innocque e divertenti contestatrici, per pochi
minuti, e forse di involontari sostegni istituzionali, atti a rendere visibile
che qualcosa è pur cambiato in Russia
e che ciò giustificherebbe lo statu quo.
Ma la parte più conservatrice del Paese
ha optato per i metodi tradizionali del passato e per la scomunica dell’….insano gesto. (cfr su Repubblica del 28/11 us gli editoriali di Nicola Lombardozzi e Paolo Galimberti, a pag 1, 25, 28, 29) E le Pussy Riot, dopo un bonario
allontanamento dalla Cattedrale
da parte della polizia, sono state considerate
pericolose sovversive ed,
in adesione all’auspicio di una punizione esemplare, da parte del Patriarca, sono state rinchiuse in uno dei
classici gulag del passato. Senza che abbiano fatto male a nessuno. La
loro detenzione annulla del tutto la convinzione che…in Russia
qualcosa sia cambiato. E che, in altri paesi si possa cambiare…senza ricorrere alla
violenza.
Bluewind
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