E’l’ultimo filo d’erba
Quello che spezza la sciena del cammello (quando il carico è eccessivo) (proverbio arabo)
Quello che spezza la sciena del cammello (quando il carico è eccessivo) (proverbio arabo)
Migliaia di giovani si trasferiscono in Romania. E si iscrivono alle università
statali di quel Paese. Per diventare medici, odontoiatri, veterinari…Non vi
rimarranno, dopo la laurea. Ma non torneranno in Italia. Che ne ha, poco
amichevolmente, rifiutato l’accesso, mediante tests a dir poco discutibili,
alle proprie università. Evidentemente nella inconfessata aspettativa di
vederli trasformati in caldarrostai, gelatieri avventizi, addetti a call center
con stipendi da fame ed orari impossibili (da escludere i posti di pizzaiolo, perché
sono tutti occupati. Dagli immigrati.)
Sta avvenendo una vera e propria implosione, collettiva,
di una società forse ormai troppo stanca di se stessa e del proprio passato. Implosione che ha luogo con una lontananza di
anni luce dagli splendida decadenza empaticamente evocata, per Venezia, da uno dei nostri più grandi
registi (Luchino Visconti).
Bluewind
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